New York (New York, Usa), 18 ott. (LaPresse/AP) – Un maniaco del controllo, un grande bugiardo, un genio della manipolazione, un’icona di Wall Street astuta e riservata. Così gli ex dipendenti di Bernard Madoff, hanno descritto l’ex finanziere reso celebre dalla maxi frode da 50 miliardi di dollari, scoperta nel 2008. Gli avvocati dei suoi collaboratori all’epoca dei fatti hanno parlato di fronte alla giuria nel processo per quella che è stata una delle truffe più grandi di tutti i tempi. Secondo i loro clienti, Madoff è stato bugiardo e reticente. In pratica avrebbe lasciato all’oscuro i dipendenti del fatto che la società fosse un gigantesco schema di Ponzi, meccanismo che permette di pagare alti tassi di interesse agli investitori non in base all’investimento, ma utilizzando i soldi freschi dei nuovi clienti. La truffa è stata scoperta quando le richieste di disinvestimento hanno superato l’afflusso di nuovi capitali. Gli ex dipendenti imputati con Madoff sono il suo segretario di lunga data, il vice direttore delle operazioni, un account manager e due programmatori di computer. Per il procuratore sarebbero stati cruciali per perpetrare la frode.
Madoff, ex dipendenti: Genio manipolatore, noi estranei a maxi-truffa

© Riproduzione Riservata