Giovani Confindustria: Catastrofe non ineluttabile, ma Governo sordo

Napoli, 18 ott. (LaPresse) – “Alcuni, anche dall’estero, vedono l’Italia come un morto che cammina” anche per l’eccessivo livello del debito pubblico, ma “nonostante tutto, non crediamo a una catastrofe ineluttabile, perché molto del destino è nelle nostre mani”. Lo afferma il presidente dei giovani di Confindustria, Jacopo Morelli, nel suo intervento al convegno dell’associazione. “Dobbiamo – prosegue Morelli – unendo le forze migliori e di chi lavora per costruire anziché distruggere, squarciare, con la sciabola della ragione, del coraggio e dell’entusiasmo, questa cupa atmosfera e dare un taglio alle peggiori eredità del passato: quelle che vorrebbero far prevalere il declino morale, economico e istituzionale”.

“Se il Governo annuncia come un trionfo quello di essere riuscito a sventare l’aumento delle tasse, significa che è sordo alla voce del Paese reale”, dice ancora il presidente dei giovani di Confindustria. “Perché le tasse dovevano calare non di uno 0,7% in tre anni – aggiunge Morelli – ma di diversi punti e strutturalmente. Siamo stanchi di finanziarie del ‘vorrei ma non posso’. Di buone intenzioni non è lastricata la via della ripresa italiana”. Il presidente dei giovani di Confindustria sottolinea che “sono passati 22 mesi dalla riforma delle pensioni e, da allora, non sono nemmeno state ipotizzate altre riforme di respiro decennale”.