Bruxelles (Belgio), 7 ott. (LaPresse) – C’erano 121 milioni di persone nell’Ue a 28, ovvero il 24% della popolazione, a rischio di poverà o esclusione sociale nel 2011. Lo rileva Eurostat, precisando che il dato peggiora al 29% delle persone nelle aree scarsamente popolate, rispetto al 23% delle aree densamente popolate e al 21% delle aree intermedie. In Italia a rischio povertà risulta il 28,2% dei cittadini: il 27,6% nelle aree densamente popolate, il 27,5% nelle intermedie e il 31,7% in quelle scarsamente abitate. L’Italia è al ventesimo posto, seguita da Irlanda (29,4% del totale), Grecia (31%) e Ungheria (32,4%). In testa c’è invece la repubblica ceca (15,4% su dati del 2012), Olanda (15,7%) e Svezia (16,1%). Fanalino di coda la Bulgaria (49,1%).