Washington (Usa), 30 set. (LaPresse) – La Federal Reserve ha “diversi strumenti che la possono aiutare a gestire la sua uscita da una politica altamente accomodante”, ma saranno “essenziali” una “maggiore agilità” nell’uscita dagli stimoli, una “attenta calibrazione dei tempi” e una “comunicazione efficace”. Lo scrive il Fondo Monetario Internazionale in un capitolo analitico del World Economic Outlook. Per il Fmi un aumento troppo veloce dei tassi dei titoli di Stato Usa di 100 punti peserebbe sulle altre economie, con un incremento in un solo mese di 18 punti base, che potrebbero arrivare a 30 nel corso di un trimestre. Su eventuali turbolenze, il Fondo evidenzia che “le dimensioni contano: un eventuale shock degli Stati Uniti peserebbe molto di più su una prospettiva globale, anche se eurozona, Cina e Giappone portano rischi di ricadute nelle loro rispettive aree regionali”. Inoltre, secondo il Fmi, “un rallentamento più forte del previsto della crescita in Cina è una delle principali preoccupazioni in questo momento”.