Roma, 26 set. (LaPresse) – Una mini ricapitalizzazione per tirare il fiato, ma il futuro di Alitalia resta incerto anche per i conti in peggioramento. E’ questo il quadro emerso dalla riunione del consiglio d’amministrazione della compagnia aerea di bandiera, che si è tenuta oggi a Roma. Il cda ha approvato un aumento di capitale da 100 milioni di euro e il completamento della sottoscrizione del prestito obbligazionario convertibile da 55 milioni di euro. Un’operazione in due step, dato che spetterà all’assemblea straordinaria dei soci, convocata per il 14 ottobre, deliberare l’aumento di capitale.
Ombre nere, però, sui conti dell’azienda: il primo semestre del 2013 si è chiuso con una perdita netta di 294 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai 201 milioni di rosso dello stesso periodo dello scorso anno. Un risultato, spiega una nota, che sconta anche 50 milioni di euro di accantonamenti straordinari, di cui 47 milioni legati al contenzioso fiscale sulle società irlandesi facenti capo all’ex gruppo Air One. Buone notizie, invece, per il debito che si riduce e si attesta a 946 milioni di euro al 30 giugno, inclusi i 95 milioni del finanziamento soci, rispetto ai 1.023 milioni al 31 marzo scorso.
Per quanto riguarda il traffico, a fronte di una diminuzione generale del numero di passeggeri in Italia di oltre il 9%, il gruppo Alitalia ha trasportato nel semestre 10,7 milioni di passeggeri. Nello stesso periodo la quota di mercato domestico del gruppo è stata pari al 49,5% (+1,2 punti percentuali vs 2012).
Sull’insieme dei tre segmenti (intercontinentale, internazionale e domestico), il gruppo ha mantenuto la stessa quota di mercato dello scorso anno, superiore al 22%. Sull’hub di Roma Fiumicino la quota di mercato è stata del 46,6%, con 0,9 punti percentuali in più rispetto al dato del 2012. Nel periodo è significativamente migliorato anche il tasso di riempimento degli aerei (load factor), che è passato dal 71% del primo semestre 2012 al 73% del 2013, pari a un incremento di 2 punti percentuali.