Roma, 20 set. (LaPresse) – Il governo taglia la crescita e vede per quest’anno un deficit superiore all’obiettivo concordato con l’Ue. Il Def, che ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei ministri, stima un prodotto interno lordo nel 2013 in calo dell’1,7% (-1,3% la stima precedente, ndr). E’ quanto si legge nella nota di aggiornamento al Def. “Tenuto conto delle riforme adottate in passato e delle recenti iniziative tese a supportare la ripresa” si legge in un comunicato stampa del Governo, per il 2014 e il 2015 viene prefigurata una crescita pari rispettivamente all’1% e all’1,7 per cento. Secondo le stime dell’esecutivo il rapporto deficit-Pil si attesterà quest’anno al 3,1%, mentre calerà al 2,3% nel 2014 e all’1,8% nel 2015. Tuttavia, spiega ancora una nota diffusa al termine del Cdm, “il Governo si impegna ad assumere interventi tempestivi per mantenere il deficit entro la soglia del 3% del Pil nel 2013. Il raggiungimento di tale obiettivo è considerato essenziale per garantire all’Italia autonomia nella gestione delle proprie politiche economiche e fiscali, conservando la necessaria credibilità a livello internazionale per contenere la spesa per interessi sul debito pubblico, stimata per il 2013 in 84 miliardi di euro”. Il Def vede un rapporto debito-Pil quest’anno al 132,9%, mentre per il prossimo anno la previsione è di 132,8%.