Milano, 3 set. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha archiviato in rosso una seduta caratterizzata da un’alta volatilità, nonostante la buona intonazione mostrata nelle prime battute da Wall Street, che ha riaperto i battenti all’indomani dei festeggiamenti del Labor Day. I listini statunitensi hanno tratto beneficio dal dato sull’Ism manifatturiero Usa che ad agosto è salito a 55,7 punti rispetto ai 55,4 punti di luglio, toccando così i massimi dal mese di giugno del 2011 e superando le attese degli analisti ferme a 54 punti. Piazza Affari ha invece parzialmente snobbato le cattive notizie diffuse quest’oggi dall’Ocse, secondo cui il Pil italiano nel 2013 dovrebbe subire una flessione dell’1,8%. Se le stime dell’organizzazione dovessero essere confermate, l’Italia sarebbe l’unico Paese del G7 a chiudere il 2013 in recessione. Dal fronte obbligazionario, si sono allentate le tensioni sullo spread Btp-Bund sceso in area 240 punti base con il rendimento del Btp decennale intorno al 4,33%. Così il Ftse Mib ha ceduto lo 0,28% a 16.941,03 punti mentre il Ftse All Share ha mostrato una discesa dello 0,31% a 18.008,26 punti.
Fari puntati sul settore tlc dopo il maxi-accordo raggiunto tra Vodafone e Verizon da 130 miliardi di dollari che porterà all’uscita del colosso britannico dal mercato a stelle e strisce e la salita dell’ex Bell Atlantic al 100% del capitale del più grande operatore di telefonia mobile degli Stati Uniti. Telecom Italia ha così segnato un progresso dell’1,91% a 0,5605 euro. Molto bene anche Pirelli (+2,63% a 9,16 euro) dopo il rafforzamento dell’accordo commerciale con Rosneft in Russia che porterà all’apertura nel quarto trimestre del primo flagship store Pirelli “P Zero Platinum nella stazione di servizio Rosneft a Sochi. Protagonista anche STMicroelectronics (+1,12% a 6,345 euro) in scia all’acquisto da parte di Microsoft dei cellulari Nokia per 5,44 miliardi di euro. L’acquisizione, a detta di Equita, è una notizia positiva per la società dei semiconduttori, in quanto aumenta la visibilità su un possibile rilancio del brand.
Misto il comparto bancario. Focus sulla Popolare di Milano (-0,70% a 0,3835 euro) dopo che Fitch in un report ha esortato l’istituto di piazza Meda ad apportare delle modifiche alla corporate governance. In salita dell’1,64% a 3,72 euro Ubi Banca e dello 0,09% a 4,398 euro Unicredit. Giù dello 0,33% a 1,531 euro Intesa Sanpaolo, dello 0,09% a 5,63 euro Bper e dello 0,18% a 1,098 euro Banco Popolare. Male anche Mediobanca (-0,79% a 4,772 euro) e Monte dei Paschi di Siena (-0,14% a 0,2207 euro). Negativa Eni (-0,97% a 17,35 euro), nonostante la nuova scoperta presso il prospetto esplorativo Agulha, situato nell’ Area 4 nell’offshore del Mozambico. Le stime preliminari indicano che la struttura possa contenere tra i 176 e i 247 miliardi di metri cubi di gas.
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