Milano, 14 ago. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo dopo i segnali incoraggianti arrivati dall’Eurozona, riemersa dalla recessione dopo sei trimestri consecutivi di contrazione. Il Pil nel secondo trimestre è cresciuto dello 0,3% battendo le attese degli analisti che erano ferme a +0,2%. Sempre in mattinata sia la Germania che la Francia hanno diffuso dati sul Pil oltre le previsioni con rialzi rispettivamente dello 0,7% e dello 0,5%. Le previsioni per l’intero 2013 sono di un anno ancora in contrazione con la ripresa che si manterrà graduale nel secondo semestre. I segnali di oggi seguono il progresso dell’indice Zew tedesco, che ad agosto è salito a 42 punti toccando i massimi dallo scorso marzo. Sul secondario lo spread Btp-Bund è rimasto sotto la soglia dei 240 punti base, ai minimi degli ultimi due anni, in scia all’aumento del rendimento del Bund. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,48% a 17.463 punti.

Milano, 14 ago. (LaPresse/Finanza.com) – Ancora una giornata brillante per i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 4,41% a 1,159 euro, Popolare di Milano il 2,52% a 0,406 euro, Ubi Banca il 3% a 3,708 euro, Unicredit lo 0,26% a 4,702 euro, Intesa SanPaolo lo 0,60% a 1,50 euro. Il Montepaschi (+2,76% a 0,231 euro) non si è fermato dopo il rally di ieri nonostante gli analisti di Credit Suisse hanno confermato il giudizio underperform sull’azione con prezzo obiettivo a 0,15 euro. Il broker svizzero prevede che quest’anno Mps registri una perdita di 1 miliardo di euro, mentre è previsto il breakeven nel 2015 e un utile di 300 milioni di euro nel 2015. “Prima della presentazione del nuovo business plan, atteso per settembre, e in attesa del via libera europeo ai Monti Bond, crediamo che i risultati del secondo trimestre giustificano il nostro giudizio negativo sul titolo Mps”, hanno spiegato gli esperti di Credit Suisse. Restando nel comparto bancario, Mediobanca è avanzata dello 0,86% a 5,275 euro. Gli investitori si interrogano sulla possibile uscita di Groupama dal patto di piazzetta Cuccia. Ieri il gruppo francese ha collocato sul mercato l’1,9% di Societe Generale. Alla fine dello scorso anno Groupama aveva fatto sapere di voler restare nel patto di sindacato della banca d’affari milanese, ma gli analisti di Equita non escludono che il recupero delle quotazioni del titolo Mediobanca possa far cambiare idea ai vertici della società transalpina.

Seduta a due velocità per la galassia Enel. La controllata Enel Green Power ha guadagnato lo 0,88% a 1,715 euro dopo aver annunciato di aver avviato i lavori per la costruzione di Taltal, il suo più grande parco eolico in Cile. L’investimento totale per la costruzione del nuovo impianto è di circa 190 milioni di dollari. In territorio negativo è invece finita Enel (-0,37% a 2,664 euro) sulla quale Credit Suisse ha ribadito il giudizio underperform con target price a 2,40 euro. Tonica Buzzi Unicem (+1,86% a 11,48 euro) nonostante nelle vendite al dettaglio statunitensi di luglio siano emersi alcuni segnali di rallentamento per il settore delle costruzioni. In particolare, hanno segnalato gli analisti di Equita nel report odierno, le vendite di mobili, attrezzature per gli interni e materiali edili hanno mostrato una flessione dell’1,4%. Da ricordare che gli Stati Uniti valgono il 38% dell’Ebitda 2013 di Buzzi Unicem. Tra i peggiori di seduta da segnalare Telecom Italia (-0,49% a 0,511 euro) e Atlantia (-0,76% a 14,33 euro).

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