Borsa, Milano chiude debole: giù Finmeccanica, brilla Telecom

Milano, 26 lug. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in frazionale ribasso con gli investitori già concentrati sulla prossima settimana, che sarà ricca di spunti macro e di riunioni delle Banche centrali (Fed, Bce, BoE). Questa mattina il Nikkei ha ceduto il 3% in scia al rimbalzo dello yen sotto quota 99 dollari, non sfruttando la prima risalita dei prezzi in Giappone dopo oltre un anno. Il listino milanese non ha guardato alla performance di Tokyo, mentre sul secondario lo spread Btp-Bund ha vissuto una giornata tranquilla rimanendo stabile poco sopra i 270 punti base. Nel pomeriggio il Fondo monetario ha fatto sapere che l’economia Usa rimarrà tiepida in scia ai tagli automatici della spesa. Secondo l’istituto di Washington, inoltre, ha promosso l’azione della Fed mettendo però in guardia sulle possibili conseguenze alla stabilità finanziaria. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,06% a 16.421 punti.

Telecom Italia brillante sul paniere principale con un rialzo del 2,94% a 0,543 euro in scia al riemergere della possibilità di un accordo con 3 Italia. Bloomberg ha riportato alcune dichiarazioni di Vincenzo Novari, Ceo di 3 Italia, in favore del consolidamento sul mercato italiano. Novari avrebbe indicato che le discussioni con Telecom Italia sono state interrotte ma potrebbero essere riprese in autunno così come esiste una possibilità di accordo anche con Wind-Vimpelcom. Hutchison Whampoa sarebbe compratore e non venditore e nella trattativa con il colosso italiano delle tlc sarebbe stato di ostacolo la preoccupazione del rating del gruppo cinese una volta consolidato il debito di Telecom. Bene anche Ansaldo STS (+2,96% a 6,95 euro) che ha chiuso il primo semestre con un utile in rialzo del 9,1% a 32,4 milioni di euro e ricavi in crescita del 2,6% a 583,4 milioni. Giornata negativa per Finmeccanica che ha ceduto il 2,10% a 3,826 euro in scia alle indiscrezioni de Il Mondo secondo cui allo studio dell’Ad Pansa ci sarebbe un aumento di capitale da 1-1,5 miliardi di euro con un possibile sostegno che potrebbe arrivare da Cassa Depositi e Prestiti. L’obiettivo sarebbe quello di riportare l’azienda al livello di investment grade da parte delle agenzie di rating, dopo il downgrade giunto da Fitch. Una notizia puntualmente smentita dal colosso pubblico dell’aerospazio.

Ancora in rosso per Prysmian (-1,25% a 15,76 euro) che dai ieri sta pagando i conti della rivale francese Nexans. Luxottica ha perso lo 0,50% a 39,85 euro nonostante ieri sera la società di occhialeria abbia registrato il record di ricavi a livello trimestrale, che nel periodo aprile-giugno hanno superato i 2 miliardi di euro.Contrastato il comparto bancario: Unicredit ha guadagnato lo 0,93% a 4,104 euro, Ubi Banca lo 0,68% a 3,25 euro, Mediobanca lo 0,26% a 4,674 euro. Sono invece finite in territorio negativo Popolare di Milano (-0,15% a 0,391 euro), Banco Popolare (-0,20% a 1,004 euro) e Intesa SanPaolo (-0,57% a 1,398 euro). Fondiaria-Sai ha chiuso con un rialzo dello 0,97% a 1,563 euro all’indomani del via libera da parte dell’Ivass alla fusione con Unipol, oltre che con Premafin e Milano Assicurazioni. Secondo l’organo di vigilanza l’integrazione rispetta il criterio di sana e prudente gestione e la nuova entità nascente è dotata di un adeguato Solvency e di attivi idonei alla copertura delle riserve.