Roma, 5 lug. (LaPresse) – Aumenta la pressione fiscale e l’Italia guadagna posizioni in Europa nella poco lusinghiera classifica del peso delle tasse. Secondo i dati della Banca d’Italia, la pressione del fisco è salita nel 2012 al 44% del Pil, contro il 42,6% del 2011, scavalcando quella della Finlandia, che registra un lieve aumento dal 43,3 al 43,5%. Tra i Paesi dell’eurozona l’Italia sale quindi dal quinto al quarto posto, mentre nel complesso dell’Ue si piazza dal settimo posto del 2011 al sesto posto dello scorso anno. Sul podio tra i 17 Paesi dell’eurozona si piazzano, nel 2012, al primo posto il Belgio (47,1%), quindi la Francia (46,9%) e infine l’Austria (44,2%). La Germania, con una pressione fiscale al 40,5%, si colloca al sesto posto. La tassazione media dell’area della moneta unica si attesta al 41,5% del Pil, ma escludendo l’Italia il dato scende al 41,1%. In coda, ancora nell’eurozona, si piazza la Slovacchia, l’unica a registrare una pressione fiscale sotto il 30% (28,1%), mentre l’Irlanda è penultima con un’imposizione fiscale pari al 30,1% del Pil nel 2012.