Piazza Affari chiude ancora in deciso ribasso, tonfo di Mediobanca

Milano, 21 giu. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso ancora in deciso ribasso dopo il pesante tonfo di ieri. Gli investitori sono ancora spaventato dopo le parole di Ben Bernanke, che mercoledì sera ha dettato i tempi per l’uscita dal quantitative easing. Sul secondario lo spread è tornato in area 290 punti base e tra le commodity l’oro si è mantenuto sotto quota 1.300 dollari l’oncia, livello minimo dal settembre 2010. A far tremare gli investitori anche il calo della manifattura cinese con il Pmi di giugno sceso a 48,3 punti contro attese che indicavano 49,1 punti. Oggi invece le paure sono state alimentate dalla crisi del Governo greco, con l’uscita di Sinistra Democratica dalla coalizione guidata dal premier Saras. La Borsa di Atene ha accusato il colpo lasciando sul parterre circa 6 punti percentuali. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,89% a 15.254 punti.

Nel comparto bancario tonfo di Mediobanca (-9,42% a 4,404 euro) che questa mattina ha presentato il piano industriale 2014-2016 che prevede una riduzione dell’esposizione azionaria per 2 miliardi di euro. La quota in Generali scenderà al 10% dall’attuale 13% ma “resterà un socio stabile” del Leone, ha spiegato l’Ad Alberto Nagel. L’altro step è l’uscita dai patti di sindacato, in primis Telco e Rcs, “in una logica condivisa con gli altri azionisti”. Secondo i vertici di Mediobanca entro il 2016 i ricavi bancari saliranno a 2,1 miliardi di euro con una crescita media annua del 10%, la redditività (ROE) si attesterà al 10-11%, il Core Tier 1 comprensivo di Basilea 3 viaggerà all’11-12% con un pay-out per gli azionisti al 40%. Male anche Intesa SanPaolo (-3,72% a 1,217 euro), Banco Popolare (-3,21% a 0,934 euro), Ubi Banca (-3,37% a 2,81 euro), Unicredit (-4,05% a 3,644 euro), Monte dei Paschi (-2% a 0,196 euro). Di contro Bper ha svettato sul Ftse Mib con un rialzo del 3,51% a 4,896 euro dopo il tonfo di ieri. Gli analisti di Exane hanno indicato l’istituto emiliano come il loro titolo preferito tra il comparto bancario italiano.

Il broker transalpino ha ribadito il prezzo obiettivo di Bper a 8,3 euro. Tra i colossi dell’energia Eni (-0,64% a 15,48 euro) ha annunciato che lavorerà insieme a Rosneft alle attività esplorative nell’offshore russo del Mare di Barents e del Mar Nero. i in vigore, ai finanziamenti necessari per fare fronte agli obblighi previsti dalle licenze esplorative e compenserà Rosneft per la quota del 33,33% delle spese di acquisizione delle licenze. Enel (-2,21% a 2,562 euro) ha firmato con Gazprom una lettera d’intenti finalizzata alla vendita alla società russa del 100% di Marcinelle Energie, società che possiede una centrale a gas a ciclo combinato in Belgio da 420 megawatt, per un corrispettivo di 227 milioni di euro.Tonica Telecom Italia che ha mostrato un progresso del 2,55% a 0,522 euro. Bene GTech (+1,94% a 19,95 euro) dopo che Northstar New Jersey Lottery Group, joint venture controllata per il 41% da GTech, ha firmato un contratto della durata di 15 anni con la New Jersey Lottery. Il contratto avrà durata fino al 30 giugno 2029 e prevede l’avvio immediato della fornitura dei servizi transitori per poi passare alla piena operatività dal 1 ottobre 2013.

La Borsa di Milano ha chiuso ancora in deciso ribasso dopo il pesante tonfo di ieri. Gli investitori sono ancora spaventato dopo le parole di Ben Bernanke, che mercoledì sera ha dettato i tempi per l’uscita dal quantitative easing. Sul secondario lo spread è tornato in area 290 punti base e tra le commodity l’oro si è mantenuto sotto quota 1.300 dollari l’oncia, livello minimo dal settembre 2010. A far tremare gli investitori anche il calo della manifattura cinese con il Pmi di giugno sceso a 48,3 punti contro attese che indicavano 49,1 punti. Oggi invece le paure sono state alimentate dalla crisi del Governo greco, con l’uscita di Sinistra Democratica dalla coalizione guidata dal premier Saras. La Borsa di Atene ha accusato il colpo lasciando sul parterre circa 6 punti percentuali. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,89% a 15.254 punti.

Nel comparto bancario tonfo di Mediobanca (-9,42% a 4,404 euro) che questa mattina ha presentato il piano industriale 2014-2016 che prevede una riduzione dell’esposizione azionaria per 2 miliardi di euro. Male anche Intesa SanPaolo (-3,72% a 1,217 euro), Banco Popolare (-3,21% a 0,934 euro), Ubi Banca (-3,37% a 2,81 euro), Unicredit (-4,05% a 3,644 euro), Monte dei Paschi (-2% a 0,196 euro). Di contro Bper ha svettato sul Ftse Mib con un rialzo del 3,51% a 4,896 euro dopo il tonfo di ieri. Tra i colossi dell’energia Eni (-0,64% a 15,48 euro) ha annunciato che lavorerà insieme a Rosneft alle attività esplorative nell’offshore russo del Mare di Barents e del Mar Nero. i in vigore, ai finanziamenti necessari per fare fronte agli obblighi previsti dalle licenze esplorative e compenserà Rosneft per la quota del 33,33% delle spese di acquisizione delle licenze. Tonica Telecom Italia che ha mostrato un progresso del 2,55% a 0,522 euro.