Milano, 19 giu. (LaPresse) – La Federal Reserve lascia invariati i tassi di interesse e continuerà a sostenere l’economia Usa comprando bond finché sarà necessario, e comunque almeno per un altro anno. Lo ha annunciato il governatore Ben Bernanke, spiegando che l’obiettivo è raggiungere un tasso di disoccupazione al di sotto del 7% e una inflazione stabile intorno al 2%. Solo in presenza di questo scenario la Fed ridurrà progressivamente l’acquisto di bond, a partire dalla fine di quest’anno, per arrivare a terminare il programma “intorno alla metà del prossimo anno”. Secondo le stime della banca centrale Usa, la disoccupazione scenderà al 7,2-7,3% alla fine di quest’anno (dall’attuale 7,6%) e al 6,5-6,8% per la fine del 2014. “Quello che abbiamo deciso nel 2011 – ha sottolineato il governatore – quest’anno rimane applicabile” e “le linee guida rimarranno invariate per un po’ di tempo”. La Federal Reserve conferma di voler “continuare ad acquistare titoli garantiti da ipoteca a un ritmo di 40 miliardi dollari al mese e titoli del Tesoro a lungo termine a un ritmo di 45 miliardi dollari al mese”, 85 miliardi in tutto.

“La politica monetaria continuerà a supportare l’andamento della nostra economia anche se le condizioni di occupazione e inflazione miglioreranno”, ha spiegato, aggiungendo che “solo quando ci sarà un deciso miglioramento dell’economia la Fed penserà a un rialzo del costo del denaro”. A quel punto “il sostegno verrà ridotto gradualmente”. “Diversamente – ha sottolineato – il nostro acquisto di asset continuerà”.

Circa il fatto che la Casa bianca sembrerebbe intenzionata a non rinnovare il suo mandato alla prossima scadenza a gennaio, Bernanke non ha voluto commentare: “Ho speso gli ultimi due giorni parlando di politica monetaria. Non ho niente da dirle sui miei futuri piani a livello personale”. Non ha però risparmiato una stoccata al Governo: l’economia, ha detto, dà segni di ripresa nonostante la politica fiscale del Governo e non grazie ad essa. Le sue scelte fiscali, ha detto, hanno creato un “controvento abbastanza pesante”. Il fatto che l’economia ciononostante dia segni di ripresa, ha continuato, “ci riempie di speranza, è un indicatore di miglioramento. Quello che si sta verificando significa che l’economia si sta riprendendo, è una cosa positiva”.

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