Roma, 18 giu. (LaPresse) – “Nell’area euro, una misura non standard è stata l’introduzione del programma Omt (Outright monetary transactions) lo scorso anno, i cui effetti stabilizzanti sono ampiamente riconosciuti. Ci sono numerose altre misure”, standard e non standard di politica monetaria, “che possiamo applicare e che applicheremo se le circostante lo richiederanno”. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi nel corso di un intervento a Gerusalemme. “Al tempo stesso – ha aggiunto – ho anche reso chiaro che alcune di queste misure possono aver conseguenze non volute. Questo non significa che non debbano essere usate, ma significa che dobbiamo essere consapevoli delle conseguenze e gestirle in modo appropriato. Guarderemo con mente aperta a queste misure che sono particolarmente efficaci nel nostro assetto istituzionale e che rientrano nel nostro mandato”.
In ogni caso, ha ribadito Draghi, la politica monetaria “rimarra accomodante tutto il tempo necessario” per permettere ai Paesi dell’area euro di uscire dalla crisi. “Nel prossimo periodo – ha aggiunto – monitoreremo attentamente tutte le informazioni sugli sviluppo economici e monetari e, se necessario, saremo pronti ad agire”.
Per il numero uno della Bce, inoltre, “i livelli elevati di disoccupazione” sono “inaccettabili”, soprattutto per quanto riguarda quella “giovanile” e sono “la prima preoccupazione dei responsabili delle politiche economiche”.
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