Milano, 5 giu. (LaPresse) – Si chiude l’accordo per il riassetto a monte di Pirelli tra Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza. La holding Camfin verrà tolta dal listino azionario con una semplificazione della catena di controllo della Bicocca, cui a capo rimarrà ancora Tronchetti Provera. La chiusura del contenzioso esistente attraverso una transazione. Il 12,3% di proprietà diretta di Malacalza Investimenti in Camfin verrà ceduto alla newco, mentre il 13,2% di proprietà indiretta “è già nella disponibilità di Gpi”.
A monte viene creata una newco, Lauro Sessantuno, che nell’ambito dell’operazione lancerà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria avente per oggetto le azioni Camfin non detenute dalla nuova società per arrivare al 60,99%. Il prezzo per azione, spiega un comunicato, “basato sul prezzo più elevato pagato nel contesto dell’operazione complessiva, sarà pari a 0,8 euro”. Nella partita per il riassetto hanno giocato anche il fondo Clessidra di Caludio Sposito, Intesa Sanpaolo e Unicredit che investono inizialmente per cassa nel capitale di Lauro Sessantuno rispettivamente 91 milioni di euro, 41 milioni e 41 milioni di euro “che potranno aumentare rispettivamente fino a un massimo di 150 milioni di euro, 115 milioni e 115 milioni in caso di piena adesione all’Opa”, per complessivi 380 milioni. Soci della newco saranno Lauro Cinquantaquattro (interamente controllata da Clessidra Sgr per conto del Fondo Clessidra Capital Partners II), Intesa Sanpaolo, Unicredit e Nuove partecipazioni, a sua volta partecipata da Gruppo Partecipazioni industriali (Gpi), Marco Tronchetti Provera Partecipazioni , Yura International, Vittoria Assicurazioni e Fidim. In particolare la newco risulterà partecipata da Nuove Partecipazioni per il 54,8%, Clessidra (tramite Lauro Cinquantaquattro), per il 23,8%, Intesa Sanpaolo per il 10,7% e Unicredit per il 10,7%.
Le intese relative sugli assetti di governo di Camfin e Pirelli sono state riflesse in un patto parasociale che si pone come obiettivo “lo sviluppo e l’accrescimento del valore di Pirelli quale espressione di eccellenza nel contesto dell’industria italiana e internazionale, nonché al ruolo di Marco Tronchetti Provera sia negli indirizzi strategici di Pirelli condivisi sia nella guida gestionale del gruppo”. Nel patto viene confermata per quattro anni la preminenza di Nuove Partecipazioni (controllata in ultima istanza da Marco Tronchetti Provera & C.) nella composizione degli organi di gestione e di controllo, e nei comitati di Camfin e Pirelli, nei quali troveranno inoltre “adeguata rappresentanza” le persone designate da Lauro Cinquantaquattro, Intesa Sanpaolo e Unicredit.