Milano, 3 giu. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in ribasso una seduta altalenante. L’avvio è stato segnato dallo scivolone di Tokyo con il Nikkei che ha perso oltre il 3,5% in scia al dato Pmi manifatturiero cinese calcolato da Hsbc che a maggio si è attestato a 49,2 punti contro i 49,6 punti attesi. Il Pmi manifatturiero dell’Eurozona è invece salito a maggio a 48,3 punti dai 46,7 punti del mese precedente e i 47,8 punti della lettura preliminare. Il listino milanese ha così tentato un recupero ma l’Ism manifatturiero Usa ha indicato una fase di contrazione e la Borsa è ritornata di nuovo in negativo. L’indice americano è sceso infatti a 49 punti base mancando i 51 punti attesi dagli analisti. Mario Draghi, a Shanghai per la Conferenza monetaria internazionale, ha dichiarato di prevedere una ripresa graduale nell’Eurozona entro la fine dell’anno. Secondo Draghi, la ripresa verrà sostenuta dalla politica accomodante della Bce e dalla domanda esterna. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,91% a 17.058,05 punti.
elecom Italia ha lasciato sul parterre il 2,84% a 0,582 euro ma secondo l’Ad Marco Patuano il recente calo che ha caratterizzato il titolo non è legato dal via libera del Cda allo scorporo della rete di accesso. Patuano ha inoltre dichiarato che andamenti volatili sono stati registrati anche da altre società europee di telecomunicazioni. Le vendite hanno colpito la galassia Finmeccanica dopo le parole del ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, che si è detto contrario al piano di vendita di asset del colosso pubblico dell’aerospazio. In occasione di un’intervista rilasciata a La Stampa, il responsabile del dicastero di via Veneto ha espresso la sua contrarietà alla “cessione di pezzi di Finmeccanica se prima non è verificata la possibilità di tenerle in modo produttivo all’interno del sistema Paese. Specie aziende che sono gioielli come Ansaldo STS”. E così Finmeccanica ha ceduto il 2,37% a 4,194 euro e Ansaldo STS è arretrata dell’1,49% a 7,255 euro. Negativo il comparto bancario: Popolare di Milano ha ceduto il 3,22% a 0,414 euro, Intesa SanPaolo l’1,78% a 1,433 euro, Unicredit il 2,28% a 4,294 euro, Ubi Banca l’1,61% a 3,43 euro, Banco Popolare lo 0,78% a 1,143 euro. In controtendenza il Monte dei Paschi che ha mostrato un progresso del 2,29% a 0,246 euro.
Fiat (+3,02% a 6,31 euro) non smette di correre e ha accelerato al rialzo dopo la pubblicazione del dato sulle vendite Usa di Chrysler. La casa di Detroit ha registrato a maggio una crescita dell’11% delle vendite negli Stati Uniti 166.596 unità. Si tratta del miglior mese di maggio dal 2007 e il trentottesimo mese consecutivo di crescita. Seduta tonica anche per Exor che ha mostrato un rialzo dell’1,58% a 25 euro. La società d’investimento della famiglia Agnelli ha annunciato questa mattina un accordo per vendere l’intera partecipazione in Sgs a Groupe Bruxelles Lambert (Gbl) a un prezzo di 2,128 franchi svizzeri per azione. Exor incasserà 2 miliardi di euro e una plusvalenza a livello consolidato pari a circa 1,53 miliardi. Autogrill ha ceduto lo 0,59% a 10,10 euro dopo che venerdì a mercati chiusi ha reso noto che World Duty Free, controllata a cui fanno capo le attività di Travel Retail & Duty Free, ha sottoscritto un contratto di finanziamento con le banche a medio-lungo termine del valore complessivo di 1,25 miliardi di euro. L’erogazione del finanziamento avverrà entro la fine di giugno.