Milano, 26 apr. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in ribasso interrompendo una striscia positiva di quattro sedute consecutive. Nel pomeriggio la prima lettura del Pil statunitense del primo trimestre ha mostrato una crescita del 2,5%, in rialzo rispetto al +0,4% dell’ultimo scorcio del 2012 ma sotto le attese degli analisti che avevano stimato un progresso del 3%. Il dato è stato controbilanciato dalla fiducia dei consumatori calcolata dall’Università del Michigan che ad aprile è cresciuta a 76,4 punti contro i 73,5 punti previsti dal consensus. In Italia il premier incaricato Enrico Letta domani dovrebbe sciogliere la riserva e presentare la squadra che formerà il nuovo Governo. Questa mattina il Tesoro è riuscito a collocare Bot semestrali per 8 miliardi di euro con un rendimento dello 0,503%, il più basso dall’introduzione dell’euro. Ora l’attesa è per giovedì prossimo quando la Bce dovrebbe tagliare i tassi allo 0,5%. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,51% a 16.565 punti.
Fiat ha lasciato sul parterre il 2,25% a 4,694 euro dopo le indiscrezioni secondo cui la Corte del Delaware sarebbe orientata a dar ragione al sindacato Usa delle quattro ruote (Uaw) sul prezzo che Fiat dovrà pagare per esercitare le call option e acquistare le quote di Chrysler. Il Lingotto aveva offerto 139,7 milioni di dollari per il 3,3% del gruppo di Detroit, mentre la Uaw ha stimato che la quota vale circa 340 milioni. La decisione finale della Corte del Delaware è attesa entro giugno ma nel frattempo negli ultimi giorni si sono moltiplicate le voci di un’accelerazione nel processo di fusione tra Fiat e Chrysler. A rilanciarle è stato il Wall Street Journal secondo cui il Lingotto avrebbe intenzione di incrementare la propria quota in Chrysler al 100% per poi lanciare l’Ipo negli Stati Uniti della nuova società dalla fusione.
Nel comparto bancario il peggiore di giornata è stato il Banco Popolare che ha mostrato un ribasso del 3,66% a 1,079 euro. In rosso sono finite anche Ubi Banca (-1,85% a 3,084 euro) e Popolare di Milano (-0,75% a 0,527 euro). In territorio positivo invece Mediobanca (+1,25% a 4,86 euro), Unicredit (+0,36% a 3,918 euro) e Monte dei Paschi (+0,74% a 0,203 euro). Saipem ha svettato sul paniere principale con un rialzo del 2,64% a 21,39 euro in scia all’upgrade di Morgan Stanley. Gli analisti della banca Usa ha alzato il giudizio sulla controllata di Eni a overweight dal precedente equalweight. Tra i migliori Ansaldo STS che ha mostrato un progresso dell’1,03% a 7,81 euro.
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