Torino, 22 apr. (LaPresse) – Si affida ancora a Giovanni Bazoli Intesa Sanpaolo per la presidenza del consiglio di gestione. Nessun colpo di scena all’assemblea degli azionisti che ha approvato bilancio 2012, dividendo e politiche di remunerazione, e che ha nominato il cds per il triennio 2013-2015. Anche se Bazoli ha ammesso che, a 80 anni, non si sarebbe ricandidato ma è stato convinto, alla fine, soltanto dalle “pressanti insistenze dei principali azionisti e del consigliere delegato”.
Il ceo di Intesa Sanpaolo, Enrico Tommaso Cucchiani, ha definito i conti 2012, approvati dall’assemblea, “solidi, determinati e performanti: abbiamo tenuto fede a tutti gli impegni presi”, ha aggiunto Cucchiani, che ha ricordato che la banca “ha tenuto la barra ferma nonostante il contesto economico sfavorevole”. Il bilancio si è chiuso con un risultato netto consolidato di 1,605 miliardi di euro. Il monte dividendi è pari a 832 milioni di euro cash, pari a 5 centesimi per aizone ordinaria e 6,1 centesimi per le risparmio. Per il 2013 Cucchiani ha confermato una gestione “prudente” e “conservativa” almeno fin quando la crisi non si sarà attenuata. Il ceo ha affermato che “per quel che riguarda le partecipate, non solo Telco e Alitalia, vi assicuro che stiamo lavorando affinché la banca non debba sopportare altre svalutazioni”. Intanto si va verso il rinnovo del consiglio di gestione, che dovrebbe vedere la conferma alla guida di Cucchiani e la sostituzione alla presidenza di Andrea Beltratti con Gian Maria Gros Pietro. Lunedì 29 è previsto il primo cds che avvierà l’iter per il nuovo cdg con la costituzione dei comitati, tra cui quello nomine.
Per quanto riguarda il nuovo cds, i membri rimangono 19. In particolare 12 arrivano dalla lista di maggioranza, presentata da Compagnia di San Paolo e Cariplo, che hanno espresso soddisfazione per l’esito dell’assemblea, 5 provengono da quella delle Fondazioni minori e 2 da quella di Assogestioni.
Proprio sulla composizione di questa lista la Consob ha acceso un faro chiedendo al cds con una lettera, letta in assemblea, di fare chiarezza su un presunto conflitto di interessi tra il fondo del gruppo Intesa Sanpaolo, Eurizon, e la lista dei soci di maggioranza, Compagnia di San Paolo e Cariplo. Bazoli ha risposto illustrando le conclusioni dell’organismo della banca. Secondo il cds “non sussistono elementi che possano delineare un collegamento” tra le liste, anche perché Eurizon non ha partecipato alla riunione del 18 marzo scorso quando “è stata approvata la lista definitiva” di Assogestioni. Inoltre Bazoli ha chiarito che Eurizon “è dotata di specifici presidi di indipendenza”.