Borsa, Milano chiude in rosso con banche, tonfo Telecom

Milano, 26 mar. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso ancora in ribasso con gli investitori ancora concentrati su Cipro, dove Fitch ha declassato a default le due principali banche del Paese, mentre in Italia il Tesoro ha collocato Bot semestrali per 8,5 miliardi di euro con un rendimento pari allo 0,831%, in calo rispetto al precedente 1,237%. Standard & Poor’s ha tagliato la stima sull’andamento dell’economia italiana. L’agenzia Usa ha annunciato di aver rivisto la previsione sul Pil del Belpaese nel 2013 e nel 2014: quest’anno è atteso un calo dell’1,4% contro il -0,7% indicato in precedenza. Ieri, ad innescare le vendite, erano state le voci di un imminente downgrade da parte di Moody’s sul rating sovrano tricolore. Sul fronte macro negli Stati Uniti la fiducia dei consumatori si è attestata a marzo a 59,7 punti, sotto le attese che indicavano 67,5 punti. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,95% a 15.495 punti.

Telecom Italia ha indossato la maglia nera sul paniere principale mostrando un ribasso del 5,46% a 0,562 euro in scia ad un doppio downgrade da parte degli analisti. Questa mattina, infatti, gli esperti di BofA Merrill Lynch hanno tagliato la raccomandazione sul gruppo italiano delle telecomunicazioni a underperform dal precedente neutral, mentre Barclays ha ridotto il giudizio a equalweight dal precedente overweight. Performance negative anche per Finmeccanica e Fiat, che hanno lasciato sul parterre rispettivamente il 3,05% a 3,756 euro e il 2,42% a 4,194 euro. Deboli le banche: Ubi Banca ha ceduto il 3,08% a 2,83 euro, Banco Popolare il 2,08% a 0,991 euro, Unicredit il 2,02% a 3,306 euro, Monte dei Paschi il 2,82% a 0,193 euro, Mediobanca il 2,18% a 4,126 euro, Intesa SanPaolo il 2,01% a 1,124 euro. In controtendenza la Popolare di Milano (+1,40% a 0,499 euro) all’indomani della riunione del Consiglio di gestione che a sorpresa ha anticipato al 22 giugno la data per l’assemblea straordinaria che dovrà deliberare la trasformazione in Spa. Durante la recente conference call, il management aveva lasciato intendere di prevedere la riunione dei soci entro fine luglio, riunione che dovrà anche deliberare l’aumento di capitale da 500 milioni di euro.

Autogrill ha guadagnato lo 0,91% a 9,385 euro e, secondo Deutsche Bank, la società “ha un portafoglio bilanciato delle attività sia nel Food & Beverage sia nel Travel Retail & Duty Free”. Nel breve termine, però, a detta di DB la profittabilità di Autogrill “è sotto pressione in scia al crollo del traffico nell’Europa mediterranea”. Pirelli (+1,49% a 8,20 euro) ha sfruttato la promozione giunta questa mattina dagli analisti di Societe Generale. La banca francese ha alzato il giudizio sul gruppo a buy dal precedente hold. E’ stata la recente ondata di vendite sul titolo a dare, a detta del broker transalpino, un’opportunità ‘buy’ all’azione del gruppo della Bicocca. Inoltre, le iniziative messe in campo dalla stessa Pirelli dovrebbero dare i loro frutti a partire dal 2014. “Poiché il 2013 sarà probabilmente un anno di transizione, ci aspettiamo che gli investitori possano guardare progressivamente oltre quest’anno e concentrarsi sul potenziale di forti guadagni nel 2014”, ha spiegato Societe Generale.