Milano, 22 mar. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo l’ultima seduta della settimana con gli investitori sempre concentrati sulla situazione a Cipro, impegnata in una corsa contro il tempo per trovare un accordo con la Troika per il via libera al piano di salvataggio da 10 miliardi di euro. Nel frattempo è arrivato l’appello della Banca di Cipro al governo di Nicosia per mantenere il prelievo forzoso sui depositi bancari oltre i 100 mila euro. Il premier russo, Dimitri Medvedev, ha dichiarato che non ha chiuso le porte a Cipro ma prima di decidere aspetterà l’accordo tra Nicosia e l’Unione Europea. A livello macro l’indice Ifo tedesco clima affari di marzo si è attestato a 106,7 punti, sotto le attese degli analisti che avevano indicato 107,6 punti. In Italia la Confcommercio ha tagliato le stime del Pil per il 2013 a -1,7% dal -0,8% stimato in precedenza. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,69% a quota 16.045,51 punti.
Brillante Salvatore Ferragamo (+4,52%) all’indomani dei conti migliori delle attese. La casa del lusso fiorentina ha chiuso il 2012 con un utile netto balzato del 30% a 106 milioni di euro rispetto agli 81 milioni del precedente esercizio. In aumento del 17% i ricavi totali ammontati a 1,15 miliardi di euro mentre il margine operativo lordo (Ebitda) è salito di oltre il 24% passando da 184 milioni di euro ad oltre 228 milioni. Il gruppo per il 2013 si aspetta un’ulteriore crescita sia del giro d’affari che dell’utile netto. Gli acquisti hanno premiato anche Generali (+3,46%) dopo che Moody’s ha confermato il giudizio sul debito senior a Baa2, sul debito subordinato a Baa3 e sul debito privilegiato a Ba1. L’outlook è rimasto negativo e riflette la prospettiva negativa sull’Italia e le incertezze riguardanti il quadro economico e finanziario del Paese.Contrastato il comparto bancario: Intesa SanPaolo ha guadagnato lo 0,82% a 13,42 euro, +1% per Mediobanca. Sono invece finite in rosso Ubi Banca (-2,87%) e Unicerdit (-1,59%). Mediaset (-0,37%) debole a pochi giorni dall’uscita dei conti 2012, che dovrebbero certificare il primo rosso della storia del gruppo di Cologno Monzese. Secondo il consensus, la perdita del Biscione si aggirerà intorno ai 45 milioni di euro. “Prevediamo che la raccolta pubblicitaria italiana mostrerà una flessione del 19% nel quarto trimestre del 2012 e ci aspettiamo un trend simile anche nella prima parte del 2013”, hanno scritto gli analisti di Mediobanca che hanno confermato il giudizio neutral sul titolo Mediaset alzando il target price a 1,45 euro da 1,20 euro di riflesso all’incremento della capitalizzazione di mercato della controllata spagnola e di EI Towers.