Nicosia (Cipro), 20 mar. (LaPresse/AP) – Il governo cipriota e la Banca centrale stanno lavorando insieme per evitare il fallimento del Paese con un ‘piano B’, dopo la bocciatura da parte del Parlamento del prelievo forzoso sui depositi oltre i 20 mila euro. Il portavoce dell’esecutivo cipriota, Christos Stylianides, ha riferito che l’incontro è ancora in corso nella sede della Banca centrale per arrivare a un piano alternativo che permetta di raccogliere comunque 5,8 miliardi di euro che sarebbero arrivati dai depositi. Le nuove misure saranno poi presentate ai creditori internazionali dallo stesso presidente di Cipro, Nicos Anastasiades, che si incontrerà con la cosiddetta troika (Ue, Bce e Fmi) che deve mettere la firma sul ‘piano B’ per sbloccare i 10 miliardi di euro promessi a Nicosia dai partner dell’eurozona. Il vice governatore della Banca centrale di Cipro, Spyros Stavrinakis, ha dichiarato che non è stata presa nessuna decisione su quando le banche saranno riaperte e che sulle nuove misure non c’è stato ancora alcun confronto con eurozona e Fmi. Le banche sono rimaste chiuse a Cipro per il terzo giorno di fila e in molti ritengono che non riapriranno gli sportelli prima di lunedì prossimo.