Roma, 11 mar. (LaPresse) – L entrate tributarie erariali nel 2012 si sono attestate a 423.903 milioni di euro facendo registrare una crescita del 2,8% (pari a +11.697 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo riferisce il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Il contributo più importante al risultato positivo delle entrate erariali viene dalle imposte dirette che hanno chiuso il 2012 con +10.686 milioni di euro rispetto al 2011, pari a +4,9%, per un ammontare complessivo di 228.776 milioni di euro. Le imposte indirette si sono, invece, attestate sostanzialmente allo stesso livello del 2011 (+1.011 milioni di euro rispetto al 2011 pari a + 0,5%) per un ammontare complessivo di 195.127 milioni di euro.
La crescita delle entrate tributarie nel 2012 rispetto al 2011 “è ascrivibile agli effetti delle principali misure correttive adottate a partire dalla seconda metà del 2011 che hanno contribuito sul risultato del 2012 per oltre 21 miliardi di euro”, scrive il Mef, citando l’Imu quota erario, l’aumento dell’aliquota ordinaria Iva, l’aumento delle accise, le modifiche alla tassazione delle rendite finanziarie e l’aumento dell’addizionale Ires del settore energetico.
Salgono gli incassi dello Stato dalla lotta all’evasione. Il 2012 chiude con un risultato positivo degli incassi da ruoli relativi ad attività di accertamento e controllo che hanno generato incassi per 7.746 milioni di euro, facendo registrare un incremento dell’1,1% rispetto al 2011 (pari a +82 milioni di euro).
Il gettito Iva nel 2012 ha registrato complessivamente una flessione dell’1,9% (-2.232 milioni di euro). Il Mef sottolinea che il dato riflette il calo del prelievo sulle importazioni (-6,1%) e di quello sugli scambi interni (-1,2%) a seguito dell’andamento negativo del ciclo economico e della stagnazione della domanda interna nel corso del 2012.
Le entrate tributarie erariali registrate nel mese di gennaio 2013, invece, ammontano a 32.244 milioni di euro, in flessione dell’1,3% (-436 milioni di euro) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.