Roma, 10 mar. (LaPresse) – “La nuova irruzione di origine vichinga in arrivo con gelo e neve preoccupa in un inverno più freddo della media di quasi mezzo grado (-0,46°) e con il 6 per cento di pioggia in più, secondo le elaborazioni su dati Isac-Cnr rispetto alla media di riferimento 1971 2000”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che in pericolo ci sono le coltivazioni che si stanno risvegliando con l’arrivo della primavera, se il colpo di coda dell’inverno si manifesterà con temperature che resteranno a lungo sotto lo zero.
“Si tratta purtroppo degli effetti dei cambiamenti climatici che in Italia si manifestano anche – sottolinea la Coldiretti- con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense, un maggiore rischio per gelate tardive. La produzione agricola nazionale sarà in grado di garantire quest’anno attorno al 75 per cento del fabbisogno alimentare degli italiani proprio per effetto del crollo dei raccolti nel 2012 che è stato segnato dal gelo invernale, dalla siccità estiva e dei nubifragi autunnali”.
“Tra i prodotti simbolo del Made in Italy – conclude la Coldiretti -, la vendemmia si è attestata sui valori minimi da quasi 40 anni per un totale di appena 40 milioni di ettolitri, la produzione italiana di olio di oliva è scesa a 4,8 milioni di quintali con un calo del 12 per cento uguale a quello che si è verificato per il pomodoro da conserva”.