Ginevra (Svizzera), 5 mar. (LaPresse) – “L’ingovernabilità del Paese non porterà a un rinvio degli investimenti, a meno che non ci sia una decisione drastica come l’uscita dall’euro”. Così Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat durante la conferenza stampa con i media italiani al Salone dell’auto di Ginevra, sulle ipotetiche ricadute dello stallo politico post-voto. Marchionne ha poi specificato: “Stiamo cercando di capire le possibili alternative di Governo (dopo le elezioni, ndr), l’incertezza politica crea incertezza sui mercati. E’ molto difficile fare previsioni. Serve la certezza della governabilità”.
L’ad di Fiat si è mostrato molto negativo nei confronti del mercato dell’auto italiano: “Il mercato dell’auto non c’è, neanche se faccio l’auto di cioccolata riesco a venderla perché non ci sono soldi nelle tasche degli italiani”, ma ha riposto la sua fiducia per il futuro nelle mani di Napolitano: “Ho grande fiducia in Napolitano. Tutto va lasciato in mano a lui, gli voglio bene, anche recentemente ha rappresentato l’Italia all’estero con la schiena dritta”.
Sul rinnovo del contratto per i lavoratori del gruppo Fiat il numero uno del LLingotto ha detto che “si farà le differenze non sono insormontabili”. Venerdì è previsto un nuovo incontro tra l’azienda e le organizzazioni che si sono dette ottimiste sull’esito della trattativa che la settimana scorsa si era arenata sul nodo della decorrenza. Sui piani per i siti italiani Marchionne ha sottolineato che “su Mirafiori e Cassino l’obiettivo è avere le idee chiare entro il 2013”. L’ad di Fiat ha risposto ai giornalisti anche a proposito della sua residenza, che è in Svizzera. “Non ho intenzione di lasciarla”, ha detto, dopo il referendum che introduce nuove tassazioni sui maxibonus per i manager, “almeno per il momento”.
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