Bruxelles (Belgio), 29 gen. (LaPresse) – Un esempio “molto chiaro” di mancato consolidamento fiscale è quello italiano “nell’autunno del 2011” quando “il governo Berlusconi decise di non rispettare gli impegni assunti” per l’intervento della Bce. Lo ha affermato il Commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn, parlando a Bruxelles di fronte al Parlamento europeo. Rehn ha spiegato che “il risultato fu il prosciugamento dei finanziamenti” diretti all’Italia e “il soffocamento della crescita” del Paese. Il commissario Ue ha sottolineato “quanto successo tra l’agosto e il novembre 2011”, quando per permettere l’acquisto di titoli di Stato italiani sul mercato secondario da parte dell’Eurotower il governo Berlusconi fece “promesse” non mantenute. Rehn ha spiegato che nel breve termine, con gli acquisti della Bce, “il costo di rifinaziamento è calato”, ma poi si è di nuovo intensificata la crisi che “ha portato all’insediamento del governo Monti”. Rehn ha risposto a un gruppo di parlamentari europei che chiedeva un approccio più leggero alle politiche di risamento dei conti.

LA REPLICA DI ALFANO. Immediata la replica del segretario del Pdl, Angelino Alfano, per il quale “è inaccettabile che Olli Rehn, vicepresidente di un’istituzione indipendente quale la Commissione Europea, intervenga nella campagna elettorale di uno Stato membro, peraltro con affermazioni false, tecnicamente sbagliate e facilmente smentibili”. “Una così chiara interferenza – aggiunge il segretario del Pdl – mette a repentaglio l’immagine della Commissione europea e incentiva il populismo e i sentimenti antieuropeisti in un momento delicato nei rapporti tra Ue e opinioni pubbliche nazionali. Di fronte all’ennesima intromissione esterna, ribadiamo il diritto inalienabile del popolo italiano a scegliersi il proprio futuro governo in piana autonomia e libertà”.

IN SERATA REHN PRECISA. “Né il vicepresidente Rehn, né la Commissione europea rilasciano commenti sulle questioni relative alla campagna elettorale in Italia o in qualunque altro Stato membro”. E’ quanto si legge in una nota del portavoce del Commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn, Simon O’Connor. “Il vicepresidente Rehn – aggiunge O’Connor – è il responsabile della sorveglianza fiscale ed economica della Commissione europea e il suo raccontare in Parlamento questa mattina gli eventi dell’autunno del 2011 dovrebbe essere visto in questo contesto”.

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