Washington (Usa), 23 gen. (LaPresse) – Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le stime sul Pil dell’eurozona, che segnerà un calo dello 0,2% nel 2013 invece dell’espansione di 0,2 punti percentuali prevista a ottobre. E’ quanto emerge dall’aggiornamento del World Economic Outlook. Secondo il Fondo nell’eurozona la crescita tornerà nel 2014 e sarà dell’1%, un decimo di punto percentuale in meno di quanto stimato nel precedente rapporto. Il Fondo afferma tuttavia che “i progressi nella regolazione nazionale e la risposta della politica che ha rafforzato l’Ue contro la crisi dell’eurozona hanno ridotto i rischi e hanno portato a un miglioramento delle condizioni finanziarie nella periferia dell’euro”. Per la Germania nel 2013 l’organizzazione con sede a Washington stima una crescita del Pil dello 0,6% (-0,3% sulle previsioni di ottobre), per la Francia dello 0,3% (-0,1%), mentre per la Spagna vede una contrazione dell’1,5% (-0,1%).
Anche la crescita globale rallenta, spiega l’aggiornamento del World Economic Outlook del Fmi, che rivede al ribasso di un decimo di punto percentuale sia quella del 2013 (+3,5%) sia quella del 2014 (+4,1%). Secondo il Fondo “la ripresa resta lenta”, nonostante “le condizioni finanziarie globali siano migliorate ulteriormente”.Il Fondo scrive che la crescita globale “è proiettata verso una ripresa nel corso del 2013, con alcuni fattori di debolezza che sono destinati a placarsi: le azioni politiche hanno ridotto i rischi di una crisi acuta nell’area dell’euro e negli Stati Uniti”. Il Giappone, scrive il Fondo, “è scivolato nella recessione, ma lo stimolo” di Bank of Japan “dovrebbe stimolare la crescita nel breve termine”. Il rapporto apre uno spiraglio di ottimismo nel medio termine. “Se i rischi di crisi – si legge – non si concretizzano e le condizioni finanziarie continuano a migliorare, la crescita globale potrebbe essere più forte del previsto”. Tuttavia, ricorda l’Fmi, “i rischi al ribasso riimangono significativi”. Il Fondo rileva una crescita del Pil globale del 3,2% nel 2012. Secondo l’organizzazione con sede a Washington l’economia Usa crescerà del 2% nel 2013 (-0,1% rispetto alle stime di ottobre) e del 3% nel 2014 (+0,1%), in Giappone l’aumento del Pil sarà rispettivamente dell’1,2% (invariato) e dello 0,7% (-0,4%), nel Regno Unito dell’1% (-0,1%) e dell’1,9% (-0,3%), in Russia del 3,7% (-0,2%) e del 3,8% (-0,1%) e in India del 5,9% (-0,1%) e del 6,4% (invariato). Stabili le previsioni per il Pil della Cina, che dovrebbe crescere dell’8,2% nel 2013 e dell’8,5% l’anno prossimo.