Draghi vede ripresa graduale a fine 2013, ma non punto di svolta

Francoforte (Germania), 10 gen. (LaPresse) – “La debolezza dell’eurozona si protarrà nel 2013, ma è attesa una ripresa graduale più avanti” nella seconda metà dell’anno. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa dopo la riunione del consiglio direttivo dell’Eurotower, sottolineando che “per arrivare a un punto di svolta” nella crisi “c’è bisogno che si stabilizzino ancora molte cose”. Nell’eurozona “i rischi per l’economia continuano ad essere al ribasso”, ha spiegato Draghi, che ha aggiunto che questi arrivano soprattutto “dalla lenta attuazione delle riforme strutturali da parte dei governi”. Secondo il numero uno dell’Eurotower “proseguire nelle riforme struttrali rimane cruciale” per “riguadagnare la competitività” e per “ottenere un miglioramento e una crescita a lungo termine, non solo un miglioramento del mercato finanziario”. Tuttavia il numero uno dell’istituto di Francoforte ha dichiarato che “ci sono segnali chiari che mostrano che la frammentazione” del mercato si sta riducendo”, ma non ci sono “segnali che questo miglioramento si stia trasferendo all’economia reale”.

Intanto Draghi indica la vigilanza bancaria in seno alla Bce come un punto fondamentale per lasciare alle spalle la crisi ed evitare future turbolenze dal settore finanziario. La supervisione unica bancaria, ha spiegato, “è una misura cruciale” per rafforzare il sistema e migliorare l’integrazione. Il presidente della Banca centrale ha risposto alle domande dei giornalisti sulla decisione del consiglio direttivo di mantenere invariati i tassi di interesse al minimo storico dello 0,75%. “E’ stata unanime – ha sottolineato – non c’era ragione di cambiare la decisione presa il mese scorso”. La Bce, ha affermato, “parla con una voce unica e i mercati l’hanno capito”. Draghi ha anche annunciato che nessuna exit strategy per le misure straordinarie messe in campo dalla Bce per fronteggiare la crisi è stata presa in considerazione dal consiglio direttivo di Francoforte.

“La debolezza dell’eurozona si protarrà nel 2013, ma è attesa una ripresa graduale più avanti” nella seconda metà dell’anno. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa dopo la riunione del consiglio direttivo dell’Eurotower, sottolineando che “per arrivare a un punto di svolta” nella crisi “c’è bisogno che si stabilizzino ancora molte cose”. Nell’eurozona “i rischi per l’economia continuano ad essere al ribasso”, ha spiegato Draghi, che ha aggiunto che questi arrivano soprattutto “dalla lenta attuazione delle riforme strutturali da parte dei governi”. Secondo il numero uno dell’Eurotower “proseguire nelle riforme struttrali rimane cruciale” per “riguadagnare la competitività” e per “ottenere un miglioramento e una crescita a lungo termine, non solo un miglioramento del mercato finanziario”. Tuttavia il numero uno dell’istituto di Francoforte ha dichiarato che “ci sono segnali chiari che mostrano che la frammentazione” del mercato si sta riducendo”, ma non ci sono “segnali che questo miglioramento si stia trasferendo all’economia reale”.