Saldi, Confcommercio: Acquisti per 6 italiani su 10, calo dell’8%

Roma, 4 gen. (LaPresse) – Sei italiani su dieci sono pronti all’appuntamento con i saldi, in calo dell’8% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da un’indagine realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. Rispetto al 2012, le intenzioni di acquisto dei consumatori fanno segnare una diminuzione per tutte le tipologie di prodotto (calzature, accessori, biancheria intima e per la casa, pelletteria) ad eccezione dei capi di abbigliamento che interessano la quasi totalità dei consumatori. IL 68,7% di quanti faranno shopping con i saldi prevede di spendere una cifra al di sotto dei 200 euro; un dato, questo, in linea con quello del 2012. Il 26,8% dichiara che spenderà tra i 200 e i 300 euro (erano il 21,8% lo scorso anno), mentre diminuisce la percentuale di coloro che spenderà da 300 a 500 (3% contro il 6,3% dell’anno precedente) e oltre i 500 euro (1,6% contro il 3,7% del 2012).

Resta pressoché costante la percentuale di italiani che ritengono importante il periodo dei saldi. Un consumatore su due si dice disposto “molto” o “abbastanza” ad attendere il periodo degli sconti per acquistare un articolo al quale stava pensando da tempo (51,4% contro il 50,1% dello scorso anno). Cambiano, invece, le attese dei consumatori rispetto allo scorso anno per quanto concerne la tipologia dei prodotti da acquistare in saldo. Sale, infatti, al 21,1% la percentuale di consumatori che attende questo periodo per acquistare solo prodotti di marca (era l’11,1% l’anno passato). Di fatto, si tratta di un consumatore su cinque.

Il 96,9% delle imprese applicherà uno sconto medio sui prodotti venduti a saldo fino al 50%. In particolare, il 55,2% dei commercianti proporrà uno sconto inferiore o pari al 30% (era il 50,4% lo scorso anno), il 41,7% degli imprenditori del commercio applicherà alla merce in saldo sconti tra il 30% e il 50% (era il 46,1% un anno fa), il 3,1% dei commercianti proporrà uno sconto superiore al 50% (era il 3,5% l’anno passato).