Milano, 10 dic. (LaPresse) – Giornata difficile per Piazza Affari, che paga l’annuncio delle prossime dimissioni del premier Mario Monti. L’indice Ftse Mib cede il 2,2% a 15.354,01 punti, mentre il Ftse All-Share lascia sul terreno il 2,01% a 16.238,69 punti. Dopo il ritiro di fatto della fiducia all’esecutivo da parte del Pdl, Monti ha dichiarato sabato che lascerà Palazzo Chigi subito dopo l’approvazione della legge di stabilità per evitare al Paese l’esercizio provvisorio dei conti pubblici. Come previsto, alla riapertura dei mercati, c’è stata una fiammata dello spread tra Btp e Bund a 10 anni, che è arrivato a toccare 360 punti base, assestandosi poi poco oltre quota 350 punti. Il decennale italiano è salito sopra il 4,8% di tasso sul mercato secondario. Monti ha detto comunque nel tardo pomeriggio odierno che la reazione dei mercati non va drammatizzata. Tuttavia i rischi portati dall’instabilità italiana hanno appesantito i listini europei, che terminano la seduta poco sopra la parità. Il Ftse 100 di Londra sale dello 0,12% a 5.921,63 punti, il Dax di Francoforte avanza dello 0,17% a 7.530,92 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dello 0,18% a 3.612,1 punti. A Madrid, invece, i timori di un ‘effetto contagio’ fanno arretrare l’indice Ibex, che perde lo 0,56% a 7.804,4 punti, mentre ad Atene il listino generale Athex cresce dell’1,42% a 852,63 punti anche in virtù dell’ottimismo sul buyback del debito pubblico greco, la cui scadenza è stata estesa fino a domani. Secondo i media locali l’adesione sarebbe pari a bond per un valore nominale di circa 26-27 miliardi di euro.
La pressione sullo spread ha messo in difficoltà i titoli bancari di Milano, che soprattutto in mattinata hanno subito una raffica di sospensioni. Nel comparto raffica di vendite su Mps (-5,85% a 0,1932 euro), Bper (-5,16% a 4,448 euro), Popolare di Milano (-5,61% a 0,3869 euro), Banco Popolare (-5,69% a 1,077 euro), Intesa Sanpaolo (-5,15% a 1,216 euro), Mediobanca (-3,19% a 4,062 euro), Ubi Banca (-4,49% a 2,938 euro) e Unicredit (-5,15% a 3,46 euro).
Tra gli altri titoli, balzo per Stmicroelectronics (+4,23% a 5,205 euro), che ha annunciato stamane che sta negoziando le opzioni per uscire dalla joint venture ST-Ericsson. Nella galassia Berlusconi, brillante Mediaset (+2,05% a 1,391 euro), mentre è in netto ribasso Mediolanum (-5,98% a 3,43 euro). Soffrono anche Telecom Italia (-3,26%), A2A (-3,69%), Atlantia (-3,15%), Generali (-3%), Azimut (-2,38%) e Finmeccanica (-2,15%). Tiene Eni (+0,11%). In rosso Fiat (-3,49% a 3,488 euro), che con Maserati ha avviato un piano di investimenti per 1,2 miliardi per il periodo 2011-2014.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata