Milano, 7 dic. (LaPresse) – Chiude la settimana con una seduta negativa la Borsa di Milano, condizionata per il secondo giorno di fila dalle incertezze sulla tenuta del governo Monti. Il Ftse Mib perde lo 0,86% a 15.699,22 punti e il Ftse All-Share arretra dello 0,78% a 16.571,8 punti. Lo spread Btp-Bund è rimasto poco sotto i 330 punti base, mettendo sotto pressione i listini e, in particolare, il comparto bancario, che arretra con Mps (-1,11% a 0,2052 euro), Bper (-1,26% a 4,69 punti), Banco Popolare (-1,38% a 1,142 euro), Intesa Sanpaolo (-0,93% a 1,282 euro), Ubi Banca (-2,77% a 3,086 euro), Mediobanca (-2,23% a 4,196 euro) e Unicredit (-1,3% a 3,648 euro). Fa eccezione solo Popolare di Milano (+0,49% a 0,4099 euro).
Dagli Stati Uniti è arrivato il dato macro sulla disoccupazione calata a novembre al 7,7%, il minimo da quasi quattro anni. Notizie meno buone, invece, dalla Germania. La Bundesbank ha tagliato le previsioni di crescita per la Germania nel 2013 allo 0,4% rispetto al 1,6% stimato a giugno. In questo contesto, chiusura mista per le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,22% a 5.914,4 punti, il Dax di Francoforte lascia lo 0,22% a 7.517,8 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dello 0,11% a 3.605,61 punti. A Madrid l’indice Ibex perde lo 0,79% a 7.848,5 punti, mentre ad Atene l’Athex cresce dell’1,09% a 840,73 punti.
In rialzo Fiat (+0,84% a 3,614 euro). Il Lingotto ha annunciato che Fiat Auto Poland si appresta a tagliare 1.500 posti di lavoro nello stabilimento di Tychy. Ma a brillare è stato oggi il titolo di Impregilo (+3,41% a 3,278 euro), sulla scia del nuovo piano al 2015 che punta sul Sudamerica. Un’altra gionrata di vendite su Eni (-0,17% a 17,81 euro) e la controllata Saipem (-2,79% a 29,64 euro), dopo il presunto caso di tangenti su contratti in Algeria, finito sotto la lente della procura di Milano. Nella galassia Berlusconi arretrano Mediaset (-3,13% a 1,363 euro) e Mediolanum (-3,08% a 3,648 euro). Nel resto del paniere princiaple giù anche A2A (-2,83%), Ansaldo Sts (-2,2%) e Generali (-1,07%). All’indomani del cda, debole Telecom (-0,07%).