Draghi: Verso ripresa graduale, inflazione sotto 2% nel 2013

Francoforte (Germania), 6 dic. (LaPresse) – “Nel breve periodo” è attesa “un’espansione della debolezza dell’economia all’inizio del prossimo anno”, ma “nel 2013 ci sarà una graduale ripresa in linea con la domanda mondiale”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, in conferenza stampa a Francoforte. “Alcuni indicatori – ha proseguito Draghi – dimostrano una stabilizzazione economica, seppure moderata” anche se “ci sono ancora rischi al ribasso”. La Bce ha rivisto al ribasso le previsioni sul Pil dell’eurozona in 2012, 2013 e 2014. Come riferito dal presidente dell’Eurotower la variazione della produzione economica sarà in una forbice tra il -0,6% e il -0,4% nel 2012, tra il -0,9% e lo 0,3% per il prossimo anno e tra lo 0,2% e il 2,2% per il 2014. Secondo il Consiglio direttivo della Bce l’inflazione scenderà sotto il 2% nel 2013. L’Eurotower ha rivisto al ribasso le proiezioni sui prezzi al consumo. l’inflazione annuale nell’eurozona sarà del 2,5% nel 2012 e si attesterà in una forbice tra 1,1% e 2,1% nel 2013 e tra 0,6% e 2,2% nel 2014.

Draghi ha sottolineato che da Germania, Francia e Italia arrivano segnali di fiducia per l’economia dell’eurozona. In particolare in Germania e Francia la fiducia delle imprese “sale a novembre dopo mesi negativi” e in Italia “aumentano più delle attese”. Inoltre, l’inquilino dell’Eurotwer è ottimista su un’intesa sul meccanismo di vigilanza bancaria che, ha detto, “è fondamentale” per arrivare a una maggiore integrazione economica. “Sono fiducioso che raggiungeremo presto un accordo”, ha aggiunto Draghi. Secondo il numero uno dell’Eurotower “c’è una volontà diffusa di raggiungere un accordo e i vantaggi di avere un meccanismo unico non sono assolutamente in discussione”.

Sui rischi per il governo Monti in Italia e su una eventuale ridiscesa in campo dell’ex premier Silvio Berlusconi l’ex governatore di Bankitalia non ha voluto rispondere ai giornalisti, nonostante le rinnovate pressioni sullo spread Btp-Bund, risalito sopra 320 punti. “Non intendo commentare sui singoli Paesi e quindi nemmeno sull’Italia”, ha detto il presidente della Bce. E sul meccanismo anti spread ha ribadito che spetta ai governi chiederne l’attuazioni e che “conoscono le condizioni” tra cui figura un aggiustamento macroeconomico. “Al fine di sostenere la fiducia – ha aggiunto – è essenziale che i governi non riducano lo sforzo per le riforme e le correzioni di bilancio in via strutturale”. E sugli eurobond Draghi ha chiarito che non è una possibilità per il breve termine. “E’ inutile – ha spiegato – iniziare dagli eurobond, non sarebbe realistico cominciare da una politica del tipo ‘io emetto e tu spendi’, sarà realistico quanto tutti gli Stati saranno conformi agli impegni assunti”.