New York (New York, Usa), 5 dic. (LaPresse/AP) – Citigroup è pronta a tagliare 11.000 posti di lavoro per attuare un ampio piano di ristrutturazione che prevede la chiusura di alcuni rami del gruppo bancario. La società ha comunicato che il programma si tradurrà in circa 1 miliardo di dollari di costi aggiuntivi nel quarto trimestre del 2012 e in ulteriori 100 milioni in carico nella prima metà del prossimo anno. Tuttavia, Citigroup stima un risparmio di spesa di 900 milioni di dollari per tutto il 2013 e un beneficio annuale di 1,1 miliardi a partire dal 2014. Il ceo del gruppo, Michael Corbat, ha spiegato che “queste azioni sono i logici prossimi passi della trasformazione di Citi. Mentre siamo impegnati e continueremo a sfruttare l’impronta della nostra rete globale ineguagliabile, abbiamo individuato aree e prodotti da cui non arrivano significativi ritorni”. Il piano, ha datto ancora Corbat, “aumenterà ulteriormente la nostra efficienza operativa riducendo la capacità in eccesso e le spese, semplificando le nostre operazioni”. Corbat è stato nominato ceo a ottobre dopo le dimissioni del suo predecessore, Vikram Pandit, che aveva avuto uno scontro con il consiglio di amministrazione sulla strategia della società e sul rapporto da tenere con il governo statunitense. Tuttavia i tagli ai posti di lavoro globali sono in linea con le ultime indicazioni di Pandit. Citi, dopo essere quasi fallita, ha superato la crisi finanziaria grazie a due prestiti di salvataggio dai contribuenti degli Stati Uniti.