Milano, 8 nov. (LaPresse) – L’andatura debole di Wall Street riporta in rosso la Borsa di Milano, partita stamane in cauto rialzo. Piazza Affari chiude in negativo, con l’indice Ftse Mib che perde lo 0,64% a 15.194,08 punti e il Ftse All-Share che mostra un calo dello 0,64% a 16.102,66 punti. I listini milanesi si fanno condizionare dagli Stati Uniti, ma anche sul fronte europeo non sono arrivate buone notizie. Le esportazioni della Germania sono calate a settembre del 2,5% a 91,7 miliardi di euro, peggio delle stime (-1,5%). Inoltre il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha dichiarato che, a suo avviso, è improbabile che la nuova tranche di aiuti alla Grecia venga sbloccata all’Eurogruppo di lunedì, nonostante le nuove misure di austerità chieste dalla troika (Ue, Bce e Fmi) e approvate dal Parlamento. Inoltre, il presidente della Bce, Mario Draghi, al termine della riunione del consiglio direttivo dell’Eurotower che ha confermato i tassi allo 0,75% come da attese, ha spiegato che la crescita nell’eurozona rimarrà debole anche nel 2013. Tornando negli Stati Uniti, è stata quasi ignorata la buona notizia sul deficit commerciale, sceso a 41,5 miliardi di dollari a settembre, il minimo da quasi due anni. Calate anche le domande per i sussidi di disoccupazione, a 355 mila (-8 mila), anche se il dato è stato influenzato dal passaggio dell’uragano Sandy.
In questo contesto, chiusura negativa per le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra perde lo 0,27% a 5.776,05 punti, il Dax di Francoforte arretra dello 0,39% a 7.204,96 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dello 0,06% a 3.407,68 punti. A Madrid l’indice Ibex perde lo 0,48% a 7.624,1 punti e ad Atene l’Athex affonda del 3,77% a 794,67 punti.
Chiude contrastato il comparto bancario. Cadono Monte dei Paschi (-2,48% a 0,2123 euro), Bper (-1,27% a 4,34 euro), Popolare di Milano (-1,96% a 0,3998 euro), Banco Popolare (-1,92% a 1,176 euro) e Ubi Banca (-1,45% a 2,86 euro). Acquisti invece su Intesa Sanpaolo (+0,5% a 1,218 euro), Mediobanca (+0,76% a 4,508 euro) e Unicredit (+0,35% a 3,418 euro).
Brillante Lottomatica (+3,58% a 17,09 euro), dopo i conti del terzo trimestre diffusi ieri che mostrano un utile a 48,9 milioni di euro e ricavi a 2,26 miliardi (+5,5%). Ancora meglio A2A (+5,36% a 0,3951 euro), che oltre ad aver comunicato al mercato un utile netto di 169 milioni di euro, in aumento del 48% su base annua, ha presentato un piano industriale che punta a un Ebitda al 2015 pari a 1,3 miliardi di euro e debito netto in contrazione per 1,4 miliardi di euro. Destino opposto per Autogrill (-3,9% a 8,01 euro), che ha mostrato un calo del risultato netto nei nove mesi a 102 milioni di euro, a fronte dei 125,7 milioni dell’analogo periodo del 2011. Tra fli industriali, giù Fiat (-0,68% a 3,486 euro) e Finmeccanica (-2,67% a 3,648 euro), in attesa quest’ultima dei risultati. Fa meglio Fiat Industrial (+0,24% a 8,23 euro).
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