Bruxelles (Belgio), 12 ott. (LaPresse) – Nel lungo termine “la sorveglianza” dei bilanci degli Stati “da sola non è sufficiente” per questo “c’è la necessità di esplorare la possibilità di andare oltre le attuali misure” e sviluppare una “capacità fiscale” dell’Unione economica e monetaria. E’ quanto si legge nel Rapporto ad Interim del presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, dal titolo ‘Verso una vera unione economica e monetaria’. Secondo il documento, “una delle funzioni di tale nuova capacità fiscale potrebbe essere quella di facilitare gli aggiustamenti dei singoli Paesi prevedendo un certo grado di assorbimento degli shock a livello centrale”. Per i passi graduali verso una fiscalità comune dell’Unione economica e monetaria “un aspetto fondamentale” da “esaminare attentamente” sarebbe “la capacità di prendere in prestito”, spiega inoltre il rapporto. Inoltre nel documento si legge che “un’idea da esplorare è la stipula degli Stati membri dell’area dell’euro di accordi individuali di natura contrattuale con le istituzioni dell’Unione europea sulle riforme che promuovono la crescita e l’occupazione” in modo che “questi paesi si impegnino a intraprendere e attuare” le misure concordate. L’idea è quella di includere “il sostegno agli sforzi di riforma attraverso limitati, temporanei, flessibili e mirati incentivi finanziari”.