Milano, 9 ott. (LaPresse) – Chiude in negativo la Borsa di Milano, on l’indice Ftse Mib che perde lo 0,37% a 15.504,65 punti e il Ftse All-Share che lascia lo 0,29% a 16.408,97 punti. Nononostante nella notte, dal meeting di Tokyo, l’Fmi abbia rivisto al ribasso le stime di crescita globali nel 2012 al +3,3%, i listini sono partiti in cauto rialzo. Stamane il presidente della Bce, Mario Draghi, ha spiegato in un’audizione al Parlamento europeo che la ripresa sarà “molto graduale” e l’economia rimane soggetta rischi al ribasso. Draghi ha voluto sottolineare la necessità che il regolamento per una supervisione bancaria unica europea entri in vigore dal prossimo primo gennaio, in quanto “questo ci permetterebbe di iniziare i lavori preparatori il più rapidamente possibile”. Nel frattempo dall’Ecofin a Lussemburgo è uscito un accordo tra undici Paesi che hanno deciso di avviare una cooperazione rafforzata per arrivare alla cosiddetta ‘Tobin Tax’, una tassa sulle transazioni finanziarie. A dire di sì anche l’Italia. Oggi è stato anche il giorno del bilaterale ad Atene tra il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il premier greco, Antonis Samaras, cui hanno fatto da sfondo violenti scontri nella capitale ellenica tra manifestanti e polizia. Merkel ha dichiarato al termine del vertice di essere favorevole ad aumentare gli aiuti alla Grecia, ma dopo i risultati del rapporto della troika (Ue, Bce e Fmi). Secondo il cancelliere, Atene “ha fatto molto, ma molto resta ancora da fare”. In questo contesto, chiusura negativa per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra perde lo 0,54% a 5.810,25 punti, il Dax di Francoforte lascia lo 0,78% a 7.234,53 punti e il Cac 40 di Parigi cede lo 0,7% a 3.382,78 punti. A Madrid l’Ibex affonda dell’1,85% a 7.745,4 punti, mentre nel giorno del vertice Merkel-Samaras, l’Athex di Atene fa eccezione e guadagna lo 0,55% a 829,59 punti.
A Milano chiudono misti i bancari. Cadono Monte dei Paschi (-2,99% a 0,2274 euro), nel giorno dell’assemblea strordinaria per l’aumento di capitale in esclusione del diritto di opzione, Popolare di Milano (-0,88% a 0,4262 euro), Banco Popolare (-1,85% a 1,219 euro), Intesa Sanpaolo (-0,8% a 1,246 euro), Mediobanca (-2,03% a 4,246 euro) e Ubi Banca (-0,66% a 3,008 euro). Salgono invece Bper (+1,13% a 4,48 euro) e Unicredit (+0,53% a 3,436 euro). Piazza Cordusio intende arrivare allo scorporo delle attività italiane per mettere ordine al gruppo. Tuttavia, secondo il presidente, Giuseppe Vita, è troppo costoso e complicato farlo ora.
Tra i titoli industriali, in rosso ci sono anche Fiat (-0,23% a 4,28 euro) e Fiat Industrial (-1,09% a 7,73 euro). Si riprende invece nel finale Finmeccanica (-0,1% a 4,164 euro), che ha comunicato di essersi aggiudicata nuovi ordini per un valore complessivo pari a circa 93 milioni di euro attraverso le sue società AgustaWestland, Selex Galileo, Selex Elsag e Drs Technologies. Positiva Eni (+0,64% a 17,26 euro), che ha annunciato che venderà gas con il proprio brand anche ai clienti retail del mercato francese. Brillanti Ansaldo Sts (+2,57%), Mediaset (+1,46%) e Stm (+3,05%), mentre mostrano forti cali Prysmian (-1,5%), Snam (-1,14%) e Telecom Italia (-1,71%).
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