Parigi (Francia), 25 set. (LaPresse) – Standard & Poor’s ha tagliato le stime di crescita dell’eurozona ne prossimi due anni e si attende una contrazione dello 0,8% del Pil nel 2012 e un variazione nulla nel 2013. E’ quanto emerge da un rapporto dell’agenzia di rating, che nel luglio scorso stimava un calo del Pil dello 0,7% per quest’anno e una crescita dello 0,3% per l’anno prossimo. Secondo S&P, “la recessione in Italia e Spagna si sta aggravando”. Per Madrid l’agenzia ha corretto al ribasso al -1,4% le proiezioni sull’economia nel 2013, oltre il doppio del -0,6% stimato precedentemente. Inoltre, S&P si attende “un altro anno di crescita molto debole nel 2013 in Francia e nel Regno Unito, e ulteriori riduzioni della produzione in Italia e Spagna”, spiega il capo economista dell’agenzia per Europa, Medio Oriente e Africa, Jean-Michel Six. Nel rapporto di S&P si legge che il Pil dell’Italia si contrarrà del 2,4% quest’anno, in linea con le stime del governo Monti, e dello 0,6% nel 2013. L’inflazione media sarà quest’anno del 3% e rallenterà al 2% il prossimo. Il tasso di disoccupazione sarà all’11% nel 2013, dopo essersi attestato al 10,7% nel 2012. Inoltre, l’agenzia immagina uno scenario alternativo con un ulteriore peggioramento della recessione. In questo caso l’economia italiana si contrarrebbe del 2,6% quest’anno e del 2,1% nel 2013.