Berlino (Germania), 25 set. (LaPresse/AP) – Lo scudo anti-spread messo a punto dalla Bce serve solo per “costruire un ponte” verso un futuro migliore che dipende dalle azioni decisive dei governi. Lo ha spiegato il presidente dell’Eurotower, Mario Draghi, parlando di fronte alla Federazione degli industriali tedeschi (Bdi). La Bce, ha aggiunto Draghi, ha agito per affrontare “le paure infondate sull’euro, che stavano minando la nostra capacità di garantire la stabilità dei prezzi”. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, si è detta d’accordo con Draghi, “sul fatto che i governi devono continuare a impegnarsi per le riforme, al fine di migliorare la competitività e ripristinare fiducia e credibilità”, stando a quanto riportato dal portavoce della Merkel, Steffen Seibert, in una breve dichiarazione seguita all’incontro tra i due leader europei.
L’eurozona “sta facendo progressi” e i mercati lo riconoscono, ha spiegato ancora Draghi di fronte agli industriali tedeschi, sottolineando che a partire dall’inizio del mese di settembre, le banche della zona euro hanno emesso circa 27 miliardi di euro in nuovo debito, la più alta quantità di emissioni da marzo. “Alcune di queste banche – ha aggiunto Draghi – non erano state in grado di accedere al mercato nei sei mesi precedenti”. Il numero uno dell’Eurotower ha inoltre ribadito che le riforme dei Paesi sono una condizione per l’attivazione dello scudo anti-spread, ricevendo l’applauso della platea della Bdi.