Roma, 13 set. (LaPresse) – Peggiora da -0,3% a -0,6% la stima sul Pil italiano nel 2013 di Confindustria. Lo calcola il Centro studi di viale dell’Astronomia, che lascia invariata la previsione sull’economia nel 2012 a -2,4%. Secondo il direttore del Csc, Luca Paolazzi, “la recessione si prolunga e la ripresa è ritardata alla prossima primavera”.
L’economia italiana “resta in profonda recessione e non sono ancora netti i segnali di inversione del ciclo”, scrive il Csc, che sottolinea che “l’incertezza rimane elevata sia per quanto riguarda l’evoluzione globale sia per i tempi di concretizzazione e piena efficacia dello scudo anti-spread della Bce”. Inoltre, ricordano gli economisti di viale dell’Astronomia, “nella prossima primavera si svolgeranno in Italia elezioni politiche e non è chiaro al momento con quali norme si andrà al voto e se queste garantiranno il formarsi in tempi rapidi di una maggioranza stabile e riformista”.
L’associazione degli industriali prevede una caduta della domanda interna che si attenuerà nel 2013 (-0,7%), ma che rimane netta nel 2012 (-4,8%) ed è dovuta soprattutto a “una violenta contrazione” dei consumi delle famiglie (-3,2%), che “nel dopoguerra trova riscontro sono nella flessione del 1993 (-3,0%) e che in termini pro capite (-3,6%) non ha eguali”. In termini strutturali, invece, il deficit pubblico italiano “sarà allo 0,7% del Pil quest’anno e allo 0,2% il prossimo”. Si considera pareggio di bilancio strutturale quando il deficit resta al di sotto dello 0,5%.