Atene (Grecia), 22 ago. (LaPresse/AP) – Per la Grecia “questa è l’ultima chance e i cittadini greci lo devono sapere”. È il monito del presidente dell’Eurogruppo e premier del Lussemburgo Jean-Claude Juncker, oggi ad Atene per incontrare il primo ministro greco Antonis Samaras e il ministro delle Finanze Yannis Stournaras. “L’estensione del programma di salvataggio della Grecia – ha quindi aggiunto Juncker – dipenderà dal rapporto degli ispettori della troika”. Gli ispettori della Commissione europea, della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale, torneranno ad Atene a settembre per analizzare i progressi del Paese sull’applicazione delle riforme richieste dagli accordi di prestito.

Una visione, quella di Juncker, condivisa da Angela Merkel. Sulla Grecia, ha detto il cancelliere tedesco in visita in Moldavia, “non troveremo soluzioni venerdì, attenderemo fino al rapporto della troika. Dopo di che le decisioni verranno prese”. La Merkel, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa dapd, ha quindi sottolineato l’importanza del fatto che tutti rispettino i propri impegni. “L’Europa – ha aggiunto – ha bisogno che la sua credibilità venga presa seriamente nel mondo”.

Dopo l’incontro con Samaras, e dopo essersi detto “completamente contrario all’uscita della Grecia dall’eurozona”, il presidente dell’Eurogruppo ha aggiunto: “La verità è che la Grecia sta soffrendo una sorta di crisi della credibilità”. Quindi ha spiegato che ora tocca al governo di Atene raddoppiare gli sforzi per ridurre il deficit di bilancio, riformare il settore pubblico, accelerare il processo di privatizzazione e aprire le professioni chiuse alla competizione. Gli sforzi finanziari della Grecia, ha aggiunto, “devono essere credibili, identificabili e più forti possibile”. Tra le nuove misure di austerity a cui Atene potrebbe ricorrere ci sono tagli alle pensioni, riduzione dei salari nel settore pubblico e il piazzamento di migliaia di statali in una ‘riserva lavorativa’ durante cui riceverebbero paga ridotta per alcuni anni fino alla pensione.

In un’intervista alla Sueddeutsche Zeitung che sarà pubblicata domani, Samaras ha garantito che il governo greco rispetterà la promessa di tagli al bilancio per 11,5 miliardi di euro in due anni, requisito necessario per ottenere la nuova tranche di aiuti internazionali da 31 miliardi di euro. Ma se il pagamento non avverà, ha spiegato, “la Grecia fallirà”. “Molte cose – ha aggiunto Samaras – non sono andate per il verso giusto. È vero che tanti greci non pagano le tasse. Dobbiamo assicurarci che questo non avvenga più”.

L’incontro del primo ministro greco con Juncker, è il primo di una serie a cui il primo ministro parteciperà questa settimana con vari leader europei. Domani sarà a Berlino per un confronto proprio con la Merkel, mentre sabato a Parigi incontrerà il presidente francese François Hollande.

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