Auburn Hills (Michigan, Usa), 30 lug. (LaPresse) – Chrysler ha chiuso il secondo trimestre 2012 con un utile netto di 436 milioni di dollari, il 141% in più rispetto ai 181 milioni dell’utile netto adjusted dello stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto si legge nella nota con i conti di Auburn Hills, che sottolinea come lo scorso anno nel periodo aprile-giugno la casa automobilistica avesse registrato una perdita di 370 milioni di dollari ma solo per i 551 milioni di oneri straordinari derivati dal rimborso dei prestiti al governo Usa.
Il ricavi della controllata di Fiat sono schizzati in alto del 23% rispetto ai 13,7 miliardi di dollari di un anno fa. Il fatturato è salito a 16,8 miliardi di dollari, guidato da una crescita delle spedizioni globali del 22% sul periodo aprile-giugno 2011. Per i primi sei mesi dell’anno Chrysler ha registrato un utile netto di 909 milioni su ricavi per 33,2 miliardi di dollari. Ancora nel secondo trimestre il gruppo ha registrato un utile operativo in crescita del 49% a 755 milioni di dollari, a fronte dei 507 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Il debito industriale lordo si è ridotto a 12,5 miliardi di dollari dai 12,6 miliardi al 31 marzo 2012. La quota di mercato statunitense è salita all’11,2%, contro il 10,6% di un anno prima, spinta da un aumento delle vendite al dettaglio Usa del 32%. La quota in Canada si è attestata al 14,5%.
“I nostri risultati riflettono la ricerca instancabile di Chrysler per offrire migliore qualità e valore”, ha detto Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat e Chrysler, commentando i conti di Auburn Hills. “Insieme – ha aggiunto Marchionne – stiamo sempre cercando di ottenere il meglio, per imparare dal passato e costruire sui nostri successi”. Chrysler ha confermato i target per l’esercizio 2012. E’ quanto si legge nella nota di Auburn Hills con i conti al primo semestre dell’anno. La controllata di Fiat stima ricavi a circa 65 miliardi di dollari, un utile netto intorno agli 1,5 miliardi e un utile operativo maggiore o uguale a 3 miliardi.
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