Roma, 23 lug. (LaPresse) – La riduzione di posti di lavoro effettiva e potenziale nell’industria, in 5 anni, è di circa 675.000 unità, e messa in confronto con i 7.007.176 occupati nell’industria ad aprile 2007, sfiora il 10%. Dal lato del lavoro, quindi, in cinque anni è stato perso il 10% della base industriale. E’ quanto emerge dal Nono Rapporto Industria della Cisl. Nel quinquennio la perdita secca di posti di lavoro nell’industria è di 473.640 unità, precisa il sindacato, cui vanno sommati i 201.096 lavoratori equivalenti a zero ore stimati dalla Cisl (tenendo conto dei dati del tiraggio dell’Inps), coinvolti in processi di cassa integrazione speciale o in deroga, quindi in situazioni di effettivo rischio.
Fra 2007 e il 2011 le ore di cassa complessive, per l’industria e l’edilizia sono aumentate del 315,9%, con un’esplosione della cassa in deroga, passata dal 7,4% al 14% delle ore totali di cassa autorizzate. Nove regioni, sottolinea la Cisl, appaiono più in difficoltà, per numero di lavoratori coinvolti in relazione alle ore di cassa relative: Lombardia, Piemonte, Umbria, Lazio, Abruzzi, Campania, Puglia, Basilicata e Sardegna. Secondo il sindacato “è impensabile una crescita futura senza rimettere al centro i temi industriali”.