Milano, 23 lug. (LaPresse) – Sprofonda la Borsa di Milano nella tarda mattinata, con l’indice Ftse Mib che precipita del 5,01% a 12.412,03 punti e il Ftse All-Share che mostra un calo del 4,93% a 13.475,54 punti. Pesa l’intensificarsi della crisi del debito, con il contagio da Grecia e Spagna. Raffica di stop nel listino principale: in asta di volatilità ci sono A2A (-5,95% teorico), Mps (-7,95% teorico), Bper (-4,95% teorico), Banco Popolare (-7,51% teorico), Intesa Sanpaolo (-8,96% teorico) e Mediolanum (-7,55%). Con lo spread al momento poco sopra 520 punti, soffre tutto il comparto bancario, con Unicredit (-6,73%), Mediobanca (-6,44%) e Ubi Banca (-7,2%). Nessun titolo è in positivo nel Mib. Pesanti anche gli industriali, con Finmeccanica (-5,85%) e Fiat (-4,49%), ed Eni (-4,54%), nonostante l’accordo raggiunto con la russa Rosneft per esplorazioni nell’offshore del Paese euro-asiatico.
Borse di Madrid e Atene in picchiata, con i rispettivi indici principali Ibex (-5,24% a 5.919,2 punti) e Ftse Athex 20 (-6,96% a 212,17 punti). Nel fine settimana il giornale tedesco Der Spiegel ha pubblicato l’indiscrezione secondo la quale il Fmi sarebbe pronto a non concedere nuovi aiuti ad Atene. In rosso anche le altre principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra perde l’1,73% a 5.554,08 punti, il Dax di Francoforte lascia l’1,78% a 6.512,1 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un ribasso del 2,14% a 3.125,52 punti.