Roma, 19 lug. (LaPresse) – Confcommercio rilancia l’allarme sul livello di pressione fiscale in Italia, considerato “insostenibile”. “Abbiamo raggiunto un livello di pressione fiscale che, per chi le tasse le paga, si attesta attorno al 55 per cento. E’ un livello che zavorra drasticamente investimenti e consumi” ha detto il presidente Carlo Sangalli durante il convegno ‘Liberare l’economia: meno tasse più crescita’ organizzato dalla Confederazione del commercio con la partecipazione del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. “Tanto più se poi – ha aggiunto – come emerge dal Documento di economia e finanza, simili livelli record dovessero sostanzialmente mantenersi fino ad almeno il 2015. Inutile girarci intorno: non possiamo permettercelo, pena lo schianto dell’Italia produttiva”. Confcommercio esorta dunque a “fare di tutto” per sventare un aumento dell’Iva nel 2013: “Farlo è necessario perché gli aumenti Iva rischiano, tra il 2011 ed il 2014, di tradursi in minori consumi reali per circa 38 miliardi di euro”.