Milano, 12 lug. (LaPresse) – Giornata difficile per le Borse europee. Dopo la pubblicazione, ieri sera, delle minute della Fed, che aveva espresso preoccupazione per le ripercussioni negli Usa della crisi del debito in Europa, oggi la Bce ha alimentato di nuovo i timori sulla debolezza della congiuntura del Vecchio continente. La Borsa di Milano reagisce chiudendo in negativo, con il Ftse Mib che lascia il 2% a 13.583,82 punti e il Ftse All-Share che perde invece l’1,84% a 14.545,88 punti. Stamane il Tesoro ha collocato tutti i 7,5 miliardi di euro di Bot annuali offerti, con il rendimento medio che si è attestato al 2,697%, in calo dal 3,97% del collocamento precedente. Tuttavia la pressione è risalita sulle obbligazioni sovrane italiane a lungo termine, con lo spread Btp-Bund decennali risalito oltre 460 punti. Nel pomeriggio la situazione è peggiorata con l’apertura debole di Wall Street.
In questo contesto, chiusura negativa per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra perde lo 0,99% a 5.608,25 punti, il Dax di Francoforte lascia lo 0,53% a 6.419,35 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dello 0,7% a 3.135,18 punti. A Madrid l’indice Ibex registra un tonfo del 2,58% a 6.630,1 punti, mentre ad Atene il Ftse Athex 20 scende dello 0,49% a 217,33 punti.
A Milano soffrono in particolare le banche. Cadono Monte dei Paschi (-1,39% a 0,1774 euro), Bper (-4,52% a 3,676 euro), Popolare di Milano (-1,7% a 0,3532 euro), Intesa Sanpaolo (-1,73% a 1,024 euro), Mediobanca (-3,72% a 2,948 euro), Ubi Banca (-2,2% a 2,312 euro) e Unicredit (-2,44% a 2,72 euro).
Giornata di vendite nel comparto del lusso dopo la finalizzazione della vendita di Valentino al gruppo del Quatar, Mayhoola for Investments Spc, che ha acquisito le quote del fondo Permira e della famiglia Marzotto. Perdono Luxottica (-3,34% a 26,6 euro), Ferragamo (-4,14% a 14,37 euro) e Tod’s (-4,37% a 69 euro). Tra gli industriali tiene Fiat (-0,34%), mentre affondano Telecom Italia (-6,47%), Fiat Industrial (-3,27%) e Finmeccanica (-2,12%). Vendite anche su Impregilo (-1,56% a 3,16 euro). “Al prossimo appuntamento ci presenteremo battaglieri”, ha detto Pietro Salini, presidente dell’omonimo gruppo, preannunciando che il 17 luglio, data a cui è stata aggiornata oggi l’assemblea di Impregilo, si presenterà pronto a combattere.
Fuori dal paniere principale, dopo l’approvazione della Consob al prospetto degli aumenti di Fonsai e Unipol, nella galassia Ligresti affondano la stessa Fonsai (-11,46% a 56 euro) e la holding Premafin (-6,15% a 0,168 euro). Tiene la Milano Assicurazioni (+1,42% a 0,265 euro). Unipol lascia invece il 5,31% a 13,56 euro.
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