Roma, 30 giu. (LaPresse) – Calo della produzione industriale dello 0,5% su maggio, quando è stata stimata una contrazione dell’1,0% su aprile. Lo rileva il centro studi di Confindustria in una indagine da cui emerge che la variazione di maggio, nei dati consuntivi comunicati dalle imprese, è stata rivista al ribasso di 0,4 punti rispetto alle stime preliminari. La distanza dell’attività dal picco precrisi (aprile 2008) sale a -24,2%, mentre l’incremento dai minimi della recessione (marzo 2009) si riduce a +2,4%. Le commesse in volume registrano in giugno un decremento: -1,0% su maggio e -2,6% sui dodici mesi.
Il mese scorso erano diminuite dello 0,8% su aprile e del 2,8% annuo. L’arretramento degli ultimi due mesi- secondo il centro studi di Confindustria- incorpora il blocco della produzione nell’area colpita dal terremoto a fine maggio.
Si inserisce in un quadro di profonda debolezza dell’attività industriale che procede, quasi ininterrottamente, dall’aprile 2011 e che si è aggravata dal 2012: in giugno il livello di produzione è inferiore del 6,2% rispetto a quello di dicembre.
Nel secondo trimestre del 2012 il centro studi stima una riduzione della produzione del 2,6% sul primo, che aveva registrato un calo del 2,3% congiunturale. Il terzo trimestre parte con un abbrivio negativo di -0,6%, ereditato dal precedente. Gli indicatori anticipatori puntano in giugno a una significativa debolezza per i prossimi mesi: il saldo dei giudizi sugli ordini si è attestato a -40, di poco superiore ai bassi valori di maggio (-43, minimo da dicembre 2009).
I giudizi relativi ai livelli di produzione sono rimasti stabili (saldo a -36), condizionati in misura maggiore dal calo della domanda interna. Sono lievemente risalite le attese a tre mesi di produzione (-5, da -8) e ordini (-2, da -6).
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