Borsa, Mib cade su dati lavoro Usa: giù industriali, strappa Generali

Milano, 1 giu. (LaPresse) – Piazza Affari è caduta oggi ancora più in basso, fino a 12.568,05 punti, sfiorando i minimi storici raggiunti a marzo 2009. Chiusura negativa per la Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib che lascia l’1,04% a 12.739,98 punti e il Ftse All-Share che perde l’1,07% a 13.680,5 punti. A dare una mazzata ai mercati già deboli ci ha pensato il dato macro dul lavoro negli Stati Uniti, dova la disoccupazione è risalita all’8,2% dall’8,1% di aprile. Secondo il dipartimento del Commercio, l’economia statunitense ha aggiunto 69mila nuovi posti di lavoro il mese scorso, il minimo da un anno. Anche Wall Street in apertura ha azzerato tutti i guadagni collezionati dall’inizio del 2012. Tutto questo mentre si avvicinano le elezioni in Grecia e la tensione sui mercati secondari dei debiti sovrani dell’eurozona non accenna a sciogliersi. In questo contesto, chiusura negativa per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra perde l’1,14% a 5.260,19 punti, il Dax di Francoforte affonda del 3,42% a 6.050,29 punti e il Cac 40 di Parigi mostrea un calo del 2,21% a 2.950,47 punti. A Madrid, l’indice Ibex arretra dello 0,41% a 6.065 punti, mentre il Ftse Athex 20 di Atene chiude in caduta libera del 5,19% a 179,03 punti.

Riflettori puntati su Mediobanca e Generali, che salgono rispettivamente del 3,69% a 2,922 euro e del 3,35% a 8,49 euro. Il presidente di Luxottica (-4,05% a 25,09 euro) e azionista di Generali, Leonardo Del Vecchio, ha risposto alla lettera di stamane del ceo del Leone, Giovanni Perissinotto, definendolo “da tempo inadeguato”. Al centro dello scontro c’è la volontà di Piazzetta Cuccia e altri azionisti di sollevare Perissinotto dall’incarico. L’attuale ceo di Generali rifiuta di lasciare e si è difeso dicendo di pagare dazio alla propria contrarietà alla fusione tra Fonsai (-2,83% a 0,945 euro) e Unipol (+2,99% a 17,56 euro), spinta da Mediobanca, grande azionista di Generali. “Non c’entra niente”, ha ribattuto Del Vecchio.

Nel resto del paniere principale, pesanti i titoli del lusso, con Ferragamo (-5,86% a 15,58 euro) e Tod’s (-4,02% a 76,4 euro), e gli industriali, con Tenaris (-5,36% a 12,19 euro), Fiat Industrial (-4,12% a 7,795 euro) e Pirelli (-3,87% a 7,705 euro). Bene invece Finmeccanica (+1,41% a 2,728 euro) e Telecom Italia (+2,55% a 0,6845 euro). Limita le perdite Fiat (-1,89% a 3,728 euro), grazie ai nuovi risultati record di vendite di Chrysler negli Usa.