Repsol: piano industriale dopo la perdita della filiale argentina, -4% titolo

(Finanza.com) Il nuovo piano industriale di Repsol non piace al mercato, che fa scattare le vendite sul titolo. In questo momento l’azione del gruppo petrolifero spagnolo segna un calo di oltre il 4% scambiando a 13,20 euro sulla Borsa di Madrid. Questa mattina la società ha presentato agli investitori il piano strategico 2012-2016 dopo la nazionalizzazione della filiale argentina Ypf. Il punto forte del piano è rappresentato dagli investimenti previsti a 19,1 miliardi di euro, destinati per l’80% all’upstream (esplorazione e produzione), motore di crescita del gruppo. L’attività upstream sarà concentrata su dieci progetti chiave situati in Brasile, Stati Uniti, Russia, Spagna, Venezuela, Perù, Bolivia e Algeria. Questo permetterà di aumentare la produzione di almeno il 7% ogni anno fino al 2016 (contro la precedente stima di 3-4%) e a sua volta migliorare il cash flow, previsto a 8,1-8,6 miliardi di euro. Questi progetti, ha precisato il gruppo, verranno finanziati con risorse interne senza aumentare il debito. Tuttavia, a deludere il mercato è stato il taglio del dividend payout ratio (la parte del risultato netto destinata al pagamento del dividendo), che scenderà al 40-55% entro il 2016 rispetto al precedente 50-60%, nel tentativo di conservare cassa dopo la nazionalizzazione della filiale Ypf in Argentina. Oltre a questa misura, Repsol ha messo a punto un piano di disinvestimenti per 4-4,5 miliardi di euro.