Torino, 10 gen. (LaPresse) – Un tavolo di crisi per l’emergenza della mancanza di neve, che rischia di compromettere la stagione turistica in Piemonte, è stato convocato dall’assessorato al turismo per lunedì 16 gennaio alle 11, in via Avogadro 30 a Torino. Saranno presenti le Province e le Camere di commercio interessate dai comprensori sciistici, le associazioni di categoria dei gestori degli impianti di risalita, Arpiet e CuneoNeve, e Finpiemonte. “La Regione si è attivata già dopo Natale, incontrando vari rappresentanti del comparto invernale piemontese – commenta l’assessore all’Istruzione, Sport e Turismo, Alberto Cirio -. È emersa subito la gravità della situazione a causa di una condizione metereologica a cui si è aggiunta la dura concorrenza francese e valdostana, uniche aree limitrofe dove le nevicate sono state abbondanti”.
“A fronte di questo – prosegue Cirio – ho ritenuto indispensabile convocare un tavolo crisi con tutti i protagonisti del settore, per individuare strumenti di sostegno a un comparto, come quello invernale, così importante per l’economia turistica del Piemonte”. “Sebbene la legge italiana – puntualizza – non preveda per questo caso lo stato di calamità naturale, a differenza di quanto avviene in altre situazioni, stiamo verificando se esistono precedenti specifici in questo senso e la procedura più corretta per chiedere un aiuto straordinario allo Stato. L’assenza totale di nevicate in un periodo così strategico come le festività natalizie e il persistere della situazione hanno creato un danno che difficilmente potrà essere recuperato nel corso della stagione”.
“Abbiamo già preso contatto – conclude Cirio – anche con Finpiemonte e il presidente Feira sarà, infatti, presente all’incontro del 16 gennaio: è necessario coinvolgere attivamente il mondo bancario, chiedendo particolare attenzione e disponiblità nei confronti delle prossime scadenze a carico degli operatori di questo settore. Inoltre ho chiesto di accelerare la procedura di assegnazione dei fondi regionali, alla luce della riforma delle Legge 2. Sarà un primo aiuto importante per il sistema neve, in questo momento di grave difficoltà”. Dai dati di Arpiet e CuneoNeve ad oggi la situazione è fortemente critica su tutto il territorio regionale, salvo poche eccezioni. Nel torinese in Valsusa funzionamento e agibilità quasi normale per gli impianti di Vialattea e Bardonecchia, grazie alle nevicate portate dalle perturbazioni da nord e alle temperature basse che hanno permesso l’innevamento artificiale; più difficile la situazione delle piccole stazioni torinesi, ad eccezione di Prali dove le nevicate di inizio stagione e l’altitudine ne stanno garantendo la funzionalità.
Critica la situazione nel cuneese con impianti chiusi o parzialmente aperti con piste brevi e campi scuola: unici funzionanti con neve naturale ad alte quote Argentera e Ponte Chianale, mentre parziale apertura, solo nel periodo natalizio e con pochissimi impianti innevati artificialmente, per Limone Piemonte e Mondolè Ski.
Nel Biellese a Bielmonte aperti una seggiovoia e un campo scuola, mentre è totalmente chiusa la funivia di Oropa. In provincia di Verbania Cusio Ossola apertura parziale per il Mottarone e Domobianca gira con due impianti. Chiusa e mai aperta la Piana di Vigezzo, lievemente meglio nelle zone di confine, tra Macugnaga, San Domenico, Devero e Formazza, che sono riuscite a trattenere un po’ di neve dalle perturbazioni addossatesi sulle Alpi dal lato francese e svizzero. Nel Vercellese a Mera sono aperti solo un campo scuola e un impianto, mentre Alagna funziona quasi a pieno regime.