Atene (Grecia), 13 dic. (LaPresse/AP) – La Grecia ha raggiunto il limite di ciò che può accumulare con aumenti delle tasse ed è necessario rivedere il programma di misure di austerità per quanto riguarda i tagli alle spese. Lo ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa Poul Thomsen, a capo della missione del Fondo monetario internazionale ad Atene. Il programma di austerità della Grecia, ha spiegato, “a nostro avviso ha fatto troppo affidamento sulle tasse… Le eventuali misure supplementari, se necessarie, dovranno riguardare la spesa”. Non è ancora chiaro, ha tuttavia aggiunto, se altre misure saranno necessarie nel 2012, sebbene le riforme siano state finora inferiori alle aspettative.
A ottobre i leader europei hanno approvato un secondo prestito di salvataggio alla Grecia per 130 miliardi di euro, ma i dettagli chiave sono ancora in trattativa. Parte dell’accordo comprende un haircut del 50% del valore dei bond greci detenuti da creditori privati, misura che potenzialmente ridurrà di 100 miliardi di euro il debito totale di Atene. Thomsen ha detto che al momento non è ancora stato chiesto all’Fmi di partecipare al secondo pacchetto di salvataggio e non ha voluto commentare i negoziati per lo swap di bond ancora in corso, aggiungendo solo che l’Fmi spera in “un’alta partecipazione” delle banche. Se andrà a buon fine, l’accordo sul concambio obbligazionario ridurrà il debito greco al 120% del Pil entro il 2020. Se invece ci sarà una bassa partecipazione di banche e altri creditori privati, sostiene l’Fmi, il debito ellenico potrebbe superare il 145% del Pil nel 2020.
Thomsen e altri ispettori internazionali sono ad Atene per rivedere le finanze greche. Incontreranno domani i ministri di Trasporti, Sviluppo e Lavoro, mentre giovedì parleranno con il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos e venerdì con il premier Lucas Papademos.