Accordo per salvare euro, ma senza Londra

Bruxelles (Belgio), 9 dic. (LaPresse/AP) – La lunga nottata di Bruxelles tra i leader europei si è chiusa alle 5 della mattina con un accordo che potrebbe salvare l’euro, ma che esclude il Regno Unito. Un nuovo trattato europeo per l’unione fiscale, ha spiegato al termine della maratona il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, includerà infatti i 17 Paesi dell’eurozona più altri sei Paesi dell’Unione europea. Niente unione a 27, dunque. Insormontabili le differenze tra Paesi guida delle riforme, come Germania e Francia, e Regno Unito. Fuori dall’accordo anche l’Ungheria. mentre Svezia e Repubblica Ceca si riservano di sottoporre la questione ai rispettivi parlamenti nazionali.

Raggiungere l’accordo, ha voluto specificare Nicolas Sarkozy, è stato impossibile proprio per l’opposizione di Londra. I britannici, ha aggiunto il presidente francese, hanno proposto di essere esonerati da certe regolamentazioni finanziarie. “Noi non possiamo accettarlo”, ha commentato, poiché è stata la mancanza di sufficienti regolamentazioni a causare gli attuali problemi. L’accordo, che riguarda principalmente unione fiscale, nuove risorse al Fondo monetario internazionale e gestione dei fondi salva-Stati, ha specificato Sarkozy, sarà pronto entro marzo.

Secondo l’intesa i Paesi europei forniranno fino a 200 miliardi di euro in risorse addizionali all’Fmi. Inoltre, i due fondi salva-Stati (l’Esm, European Stability Mechanism, e l’Efsf, European Financial Stability Facility) saranno gestiti dalla Banca centrale europea. I dettagli, tuttavia, devono ancora essere definiti. “Ho sempre detto che i 17 Paesi dell’eurozona devono recuperare credibilità. E credo che con la decisione di oggi questo possa essere ottenuto, e lo sarà”, ha commentato il cancelliere tedesco Angela Merkel al termine dell’incontro.