Parigi (Francia), 15 ott. (LaPresse/AP) – Il G20 “si impegna affinché l’Fmi abbia le risorse adeguate per adempiere alle sue responsabilità sul sistema”. È quanto si legge nel comunicato finale dell’incontro di Parigi, dove i leader finanziari dl G20 si sono riuniti oggi. La nota suggerisce che le economie leader a livello mondiale possano aprire in futuro a un ruolo più ampio dell’Fmi per la crisi del debito dell’eurozona e, se necessario, aumentare le risorse dell’organismo. I leader hanno aggiunto che discuteranno nel merito sulla questione del finanziamento dell’Fmi al summit del G20 a Cannes, il 3 e il 4 novembre. Sulla possibilità di un incremento delle risorse del Fondo, per impedire un contagio della crisi del debito a Paesi come Italia e Spagna, ha spinto soprattutto la Francia. Più dubbiosi e contrari sono stati invece Stati Uniti, Canada e Australia.

Tuttavia, parole incoraggianti sono arrivate dal segretario al Tesoro degli Stati Uniti Timothy Geithner. “I membri del G20 – ha dichiarato – hanno un forte interesse a sostenere l’Europa e continueranno a farlo attraverso il Fondo monetario internazionale”. Geithner ha però aggiunto che il Fondo “ha un arsenale sostanziale di risorse finanziarie” e che gli Usa sostengono un utilizzo ulteriore “delle risorse esistenti” al fianco degli sforzi europei potenziati. “La cosa indispensabile è che le risorse dell’Fmi siano sufficienti ad adempiere i bisogni dei suoi Paesi membri”. Questo il commento dell direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, al termine dell’incontro, la quale ha aggiunto che il G20 ha chiesto al Fondo monetario internazionale di trovare “strumenti più flessibili, a più breve termine, che permettano ai Paesi in buona salute economica ma in difficoltà di resistere”. Il direttore dell’Fmi ha poi aggiunto che i leader dei Paesi del G20 ricchi e in via di sviluppo dovranno considerare queste misure nel summit del prossimo mese.

Fino a ora il Fondo ha finanziato circa un terzo dei prestiti di salvataggio a Grecia, Portogallo e Irlanda, ma aiutare l’eurozona a impedire il contagio potrebbe richiedere altre risorse, come l’acquisto di bond sul mercato aperto, ruolo che va molto oltre a quello tradizionale dell’Fmi. Precondizione di ogni espansione del ruolo del Fondo è che l’eurozona vari azioni più radicali sulla crisi durante il summit in programma a Bruxelles il 23 ottobre. Un imperativo emerso dall’incontro del G20. Nella riunione in Belgio i leader dell’area euro dovrebbero firmare un progetto per massimizzare l’impatto del loro fondo di salvataggio da 440 miliardi di euro, un piano per ricapitalizzare le banche nel continente, che assicuri una resistenza a un peggioramento della situazione, e un secondo piano di salvataggio per la Grecia.

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